A Carnevale ogni scherzo (del destino) vale, ma Signoressa batte la sfortuna e torna a sfilare

Balli, canti e tanto divertimento. Poi, di colpo, a causa di una banale disattenzione, l’imprevisto che rischia di mandare in fumo (meglio sarebbe dire in pezzi) il lavoro e l’impegno di mesi.

E’ stato un fine settimana sicuramente “movimentato” quello vissuto dal gruppo “Carnevale Insieme Signoressa” di Trevignano. Che ha messo a dura prova pazienza e spirito di adattamento dei protagonisti ma che, allo stesso tempo, ha lasciato dietro di sé un messaggio di solidarietà e amicizia niente affatto scontato.

E’ lo stesso capo carro del sodalizio, Luigino Monego, a raccontare l’accaduto: “Sabato pomeriggio stavamo sfilando a Susegana, un corteo come gli altri che, complice la bella giornata di sole, stavamo passando tra balli e musica in allegria”.

Ma ecco l’imprevisto in agguato. “Ad un certo punto una svista, un secondo di disattenzione nel bel mezzo della sfilata, e un cavo appeso, una corda, ‘sventra’ una parte del nostro carro (dedicato ai Paw Patrol del noto cartone animato ndr). I pezzi che cadono a terra, il personaggio principale senza mezza testa, briciole di cartapesta sul carro. Un mix di emozioni ci assale: la preoccupazione che nessuno si sia fatto male, la rabbia di aver commesso un errore, la tristezza di avere il carro distrutto”.

E, soprattutto, la sfilata da portare a termine, con l’impegno già fissato la sera stessa per un altro corteo in notturna a Quinto di Treviso. Senza contare la consueta sfilata dell’indomani, domenica, a Villorba.

“E adesso che si fa?” la domanda che ha assalito gli sfortunati protagonisti della vicenda. Semplice: gli uomini sono tornati subito a casa, in capannone, mentre le donne hanno terminano la sfilata senza carro.

“Non possiamo non evidenziare il grande gesto del gruppo che ci stava dietro che, vedendo quello che è successo, ci ha accolto e supportato con la musica fino all’arrivo ballando insieme a noi” prosegue Monego.

I carristi dunque, una volta a casa, si mettono subito al lavoro e cominciano a sistemare il carro distrutto, come sempre fatto tutti questi mesi. Un duro lavoro, ma bisogna provarci a tutti i costi. Intanto le donne e i bambini si radunano e decidono di presenziare comunque, anche senza il loro carro, alla sfilata serale di Quinto.

Ci si arrangia come si può, recuperando un macchinone con delle casse dietro che fa comunque il suo “lavoro”, e si balla lo stesso tutta la sera come se nulla fosse.

“I lavori in capannone intanto proseguivano senza sosta, i ragazzi si sono fermati giusto per mangiare un boccone al volo…poi di nuovo testa e mani alla riparazione del carro – spiega ancora Monego -. Si arriva così a notte fonda: tutti sono stanchi ma sanno che l’indomani bisogna uscire. Per il gruppo, per i bambini, per i figuranti, per il carnevale”.

E alla fine, come in tutte le favole, c’è il lieto fine: “Il carro è stato sistemato, si chiude il portone, si va a letto qualche ora e domenica si riparte per una nuova sfilata come se nulla fosse successo”. Peccato che, invece, sia successo un po’ di tutto.

“Ci teniamo a ringraziare innanzitutto tutti i volontari che hanno lavorato alla ricostruzione del carro, le donne e tutti i figuranti che non si sono scoraggiati e hanno deciso di sfilare comunque senza carro, al gruppo mascherato che ci ha accolto con loro (Carnevale di Bocca di Strada e Santa Maria del Piave) e tutti gli spettatori a bordo strada che ci hanno comunque supportato – conclude il capo carro di Signoressa -. Questa storia ci insegna la generosità e l’affetto delle persone che, di questi tempi, è un po’ difficile da trovare ma ancora esiste, oltre ai valore della passione e del sacrificio. Nonostante tutte le difficoltà che si possono incontrare lungo il percorso, non bisogna mai perdersi d’animo perché, quando si fa parte di un gruppo, con l’aiuto di tutti si possono fare cose meravigliose e il nostro caso ne è la dimostrazione. Grazie a tutti e ricordatevi che il Carnevale non è un periodo dell’anno ma uno stato d’animo di tutti i giorni!”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Carnevaleinsieme Signoressa)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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