Pieve di Soligo, le suore di Maria Bambina lasciano scuola materna e parrocchia dopo 138 anni di servizio

Le suore di Maria Bambina lasciano la scuola materna e la comunità parrocchiale di Pieve di Soligo, e dicono addio ad una presenza di servizio assistenziale, educativo e sociale che era iniziata nella cittadina del Quartier del Piave addirittura nel lontano 1883.

L’annuncio è stato dato direttamente ai fedeli dall’arciprete di Pieve, monsignor Giuseppe Nadal, in occasione della messa vespertina e delle celebrazioni di questo fine settimana, con lettera allegata al foglietto dell’unità pastorale “La Pieve” e a viva voce. La notizia è stata accolta da grande stupore e sconcerto per una partenza assolutamente inattesa e arrivata senza preavviso, e accompagnata da moltissimo dispiacere da parte dell’intera comunità ecclesiale e civile.

Basti pensare che la congregazione delle suore di carità, fondata dalle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, comunemente dette “di Maria Bambina”, gestisce direttamente la scuola materna di Pieve da ormai ben 115 anni, avendo festeggiato il primo centenario di vita dell’istituzione a ottobre 2006.

“Viviamo questo momento delicato della vita della comunità parrocchiale – afferma don Giuseppe – nella gratitudine al Signore per il dono ricevuto dalle nostre suore durante oltre un secolo. Confidiamo tanto che possa permanere un legame con l’istituto delle suore di Maria Bambina con qualche loro possibile presenza nel corso della settimana che renda meno traumatica la dolorosa novità di questi giorni”.

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Sono sette le religiose che attualmente compongono la comunità, guidate dalla superiora suor Dina Gazzola e residenti nella casa di via Cal Santa, destinate a lasciare Pieve di Soligo nell’arco dei prossimi mesi.

La loro assenza in futuro non potrà che lasciare un grande vuoto dal punto di vista educativo e pastorale nella comunità pievigina, perché da sempre impegnate con la scuola materna, la catechesi, l’attenzione alle situazioni di povertà attraverso la Caritas, la visita alle persone anziane e ai malati, il ministero straordinario dell’eucarestia e l’animazione delle veglie di preghiera per i defunti.

In queste ore si susseguono commenti e dichiarazioni di sentito dispiacere e rammarico per la prossima partenza delle suore, ufficializzata a livello parrocchiale soltanto venerdì sera nel corso di una riunione straordinaria del consiglio pastorale convocato d’urgenza dall’arciprete nell’aula magna Toniolo del patronato Careni.

Sicuramente la scarsità di vocazioni e la grave difficoltà del ricambio delle suore sono state determinanti alla fine per la difficile decisione assunta dalla casa madre di Maria Bambina rispetto a Pieve di Soligo, realtà che ha sempre amato tantissimo l’istituzione asilo, sempre sostenuto dal volontariato locale, e le stesse religiose, per lunghissimo tempo guide stimate e benvolute per la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni.

L’opera educatrice alla materna paritaria “Maria Bambina” è affidata a personale laico ormai da diverso tempo, quindi sarà garantita la continuità dell’offerta didattica.

La gestione vera e propria sarà ora affidata alla dirigenza del Collegio Vescovile Balbi Valier, che attraverso il progetto “Il Primo Bene” ha già messo in campo da alcuni mesi un programma efficace di organizzazione in rete delle materne del Quartier del Piave.

(Fonte: Beatrice Zabotti © Qdpnews.it).
(Foto: Scuola materna “Maria Bambina”).
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