06/08 – Asolo, comunità energetica di area vasta. Tra i primi comuni ad aderire

Nell’ultima seduta del consiglio comunale la maggioranza ha approvato lo Statuto e l’atto costitutivo della fondazione di partecipazione attraverso la quale prenderà forma la CER cui hanno già preliminarmente aderito 20 Comuni della Provincia.

La Città di Asolo, tra i primi ad aderire alla Comunità energetica rinnovabile di Area Vasta promossa dal Consiglio di Bacino Priula. Nell’ultima seduta del consiglio comunale la maggioranza, ha infatti approvato lo Statuto e l’atto costitutivo della fondazione di partecipazione attraverso la quale prenderà forma la CER cui hanno già preliminarmente aderito 20 Comuni della Provincia. Una soluzione, quella della Comunità energetica di area vasta denominata “Priula”, sollecitata dagli stessi sindaci che, cogliendo gli aspetti positivi di questo innovativo tipo di Comunità, in più occasioni avevano manifestato le difficoltà di poter avviare e gestire una CER con le sole forze di un Comune.

Le difficoltà evidenziate riguardano infatti la complessità della pianificazione, della progettazione e della gestione operativa e amministrativa di queste nuove entità giuridiche che, per un Comune di medie-piccole dimensioni, diventa praticamente impossibile. Ad occuparsi della produzione, consumo e gestione collettivamente della futura CER sarà, appunto, una Fondazione di partecipazione il cui avvio richiede un budget iniziale ripartito tra i 20 Comuni aderenti e che, per Asolo, equivale al versamento della quota di 800 euro.

“Quello della sostenibilità ambientale, anche attraverso la modalità della Comunità energetica rinnovabile, è un tema da tempo attenzionato dal Comune di Asolo, tant’è che già da qualche mese stavamo lavorando per verificare la possibilità di attivarne una a livello comunale. – commenta il sindaco, Franco Dalla Rosa – La soluzione prospettata dal Consorzio di Bacino Priula attraverso Contarina appare promettente in un’ottica di condivisione intercomunale e di centralizzazione della gestione attraverso un Polo unitario, pertanto, con fiducia abbiamo aderito a questo progetto che, ci auguriamo, possa anche aprire la strada verso l’acquisizione di contributi esterni”.

“Il pregio di questo progetto è indubbio tanto sul piano ambientale, quanto su quello economico che sociale, vista la possibilità di autoconsumare e condividere l’energia prodotta in loco con fonti rinnovabili. Ma valore aggiunto è proprio il fatto di poter contare su una regia comune che supera, ad esempio i limiti della frammentazione o il fatto che diversi Comuni sono divisi tra più cabine primarie con ricadute su statuti e regolamenti differenti. Nei prossimi mesi verranno organizzati degli incontri rivolti alla popolazione per spiegare questa iniziativa” aggiunge il vicesindaco, Mauro Migliorini.

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