“Io le regole le ho rispettate”: da Cornuda a Solighetto proseguono le manifestazioni pacifiche contro la Dad

Continuano le manifestazioni pacifiche di protesta di genitori e studenti per il ritorno alla didattica a distanza al 100% nelle scuole di ogni ordine e grado in zona rossa.

Nell’Alta Marca Trevigiana, dalla Destra alla Sinistra Piave, sono diverse le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di tante famiglie che si trovano in grande difficoltà a causa dello stop delle lezioni in presenza.

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“I bambini di prima e alcuni fratelli della scuola primaria di Cornuda volevano manifestare il proprio disappunto riguardo la chiusura delle scuole – si legge in un post pubblicato nel principale gruppo Facebook di Cornuda – Lo sanno che la colpa non è della scuola, del preside e delle insegnanti e sanno per certo che anche per loro è un grosso fallimento”.

“Queste piccole creature hanno tenuto la mascherina per otto ore – continua il messaggio -, mantenuto la distanza, che per un bimbo è difficilissimo visto il bisogno di manifestare i propri sentimenti con un abbraccio verso l’amichetto/a, e disinfettato le mani allo sfinimento. Avete tolto loro palestre, piscine e tutto quello di cui un bimbo ha bisogno”.

Il post è stato accompagnato da un collage di foto che mostra tanti piccoli alunni che indossano la mascherina mentre tengono in mano un cartello con la scritta “Io le regole le ho rispettate”.

“Hanno creduto ai nostri ‘andrà tutto bene’, adesso come spieghiamo ai nostri figli il fatto che nonostante abbiano rispettato le regole non andrà così? – si legge nella parte finale del post – Noi genitori ci abbiamo messo tutto l’impegno per educarli a queste restrizioni. Voi cosa avete fatto? Avete tolto loro anche l’unico diritto: chi devono ringraziare? Degli adulti che non sanno dopo un anno come gestire la situazione? Indignati da tutto ciò”.

Tre le manifestazioni di protesta contro la chiusura delle scuole spicca anche quella di un gruppo di genitori della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di Solighetto, dove le famiglie manifestano chiedono anche che sia garantito il diritto dei bambini con bisogni educativi speciali di frequentare la scuola in presenza, insieme a dei piccoli gruppetti di compagni e non da soli come specificato nella nota 662 del Miur del 12 marzo 2021.

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“Non troviamo corretto che, dopo tutti gli sforzi fatti da insegnanti, dirigenti e bambini che si sono adattati e hanno seguito alla lettera tutte le regole stabilite, ora siamo punto e a capo – spiegano i genitori – La scuola è un luogo sicuro e fa parte dei servizi essenziali, un diritto per i nostri bambini”.

Non è stato previsto lo svolgimento in presenza della manifestazione: anche in questo caso le famiglie hanno preparato dei cartelloni/striscioni da appendere alla ringhiera delle due scuole.

(Foto: Facebook – per gentile concessione di un lettore).
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