Entro fine anno dovrebbero terminare i lavori del secondo stralcio dell’opera di recupero dell’ex Convento dei Nonantolani. Cà Bressa (più nota come ex Convento dei Nonantolani) di Volpago del Montello è un complesso di edifici che si affaccia su via San Carlo, risalente al XV secolo.
Fu costruita a dominio del brolo con annessi oratorio e chiesetta che sono stati demoliti e su cui sono state costruite proprietà private.
Fu realizzata dalla famiglia Bettignoli, poi ridenominata Bressa (perché proveniente da Brescia), poi ceduta verso la fine del Settecento alla famiglia dell’ultimo Doge di Venezia, Manin. Con la dominazione napoleonica fu trasformata in caserma e sotto gli Asburgo divenne abitazione per i mezzadri, perdendo la sua caratteristica di villa veneta.
Con il tempo l’edificio è stato abbandonato, aggredito dalle intemperie e in particolare sia a causa dei danni apportati dal ciclone del 24 luglio 1930 e da un incendio nel 1933. Il Comune di Volpago da una trentina d’anni ha iniziato a prendere in considerazione il suo recupero.
L’attuale amministrazione ha portato avanti le procedure per il recupero storico-strutturale della villa, a cui farà seguito quello dell’annessa barchessina.
“Siamo intervenuti appena in tempo – sottolinea il sindaco di Volpago, Paolo Guizzo – Ancora poche settimane o mesi e sarebbe crollato tutto”.
Nel momento in cui sono iniziati i lavori il tetto era ormai per larga parte imploso, tanto che era diventato molto pericoloso persino l’accesso all’interno. Utilizzando gru si è proceduto con la rimozione dei detriti dall’alto, mentre esternamente si procedeva con interventi di messa in sicurezza dei muri perimetrali, prossimi al crollo.
Adesso che i lavori di consolidamento sono terminati e sono iniziate le finiture, si resta letteralmente a bocca aperta osservando gli interni completamente affrescati (per la maggior parte purtroppo rovinati da interventi effettuati nel corso dei secoli) e, per quel poco che resta, la ricchezza dei soffitti “sansoviniani”. Saranno riposizionati anche le lastre recuperate dell’originale pavimento in terrazzo veneziano.
L’ex Convento dei Nonantolani, al termine della ristrutturazione, sarà adibito per buona parte (i primi due piani, ciascuno di 400 metri quadrati) a biblioteca scolastica, ad uso del polo scolastico adiacente: “È stato completamente adeguato alle norme antisismiche attuali, con la massima sicurezza – spiega il sindaco Guizzo -. Il terzo piano mansardato sarà adibito ad area espositiva e in parte dove portare la memoria di tutti i volpaghesi illustri”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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