Si è svolto domenica a Selva del Montello il 54 esimo anniversario di fondazione dell’Avis di Volpago del Montello, una realtà importante per il paese e per le comunità del Montello.
In mattinata c’è stato il ritrovo dei donatori con i labari delle varie sezioni nella Casa di Riposo Guizzo Marseille di Selva del Montello, accanto alla chiesa parrocchiale.
Successivamente è partito il corteo in direzione della chiesa parrocchiale di Selva del Montello, nella quale è stata celebrata la Santa messa in suffragio di tutti gli associati defunti.
Intorno alle 11.45 si è svolta la consegna delle benemerenze nel giardino della Casa di Riposo Guizzo Marseille prima del pranzo sociale al ristorante Sbeghen in via San Martino a Volpago.
Presenti all’evento il sindaco Paolo Guizzo, il vicesindaco Renato Povelato e gli assessori Manuela Bertuola e Giuliana Livotto.
Durante il momento della consegna delle benemerenze, il sindaco Guizzo ha sottolineato l’importanza del volontariato e del dono.
“Donare il sangue è il gesto di altruismo più grande che un essere umano possa fare – ha sottolineato il primo cittadino -. Volpago del Montello conta un numero importante di donatori che ci si augura possa aumentare sempre di più”.
“Il dono” è il titolo del monumento in ferro e pietra, realizzato l’anno scorso dallo scultore Valentino Moro, che la sezione Avis di Volpago del Montello ha voluto fortemente per onorare tutti i caduti passati, presenti e futuri.
“Il sangue è vita – si legge nella presentazione dell’opera -, è il simbolo potente della solidarietà e dell’aiuto. L’albero rigoglioso che accoglie tra i suoi rami, simili a braccia, un cuore rappresenta la generosità di chi contribuisce alla speranza di salute del prossimo. La pianta ancorata a terra e rivolta al cielo esprime il valore della donazione: è un atto d’amore gratuito che rende l’uomo ancora più umano”.
(Foto: Luciano Pizzolato).
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