Vittorio Veneto, passo indietro sulle vaccinazioni a palazzo Piccin. Il capogruppo Pd Marco Dus interroga il comune

Prima l’annuncio della possibile sede vaccinale a palazzo Piccin, ex sede del 1. Fod. Poi il passo indietro. E ora il capogruppo Pd Marco Dus vuole vederci chiaro sull’accaduto.

Per questo ha chiesto lumi e documenti al comune, dalla corrispondenza intercorsa tra comune e l’azienda sanitaria Ulss 2 a quella tra comune e Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile. Ma anche l’elenco degli interventi preventivati e i relativi costi per rendere utilizzabile palazzo Piccin e quanto il comune al momento aveva eseguito.

“Il piano vaccinale sta trovando rilevanti difficoltà nella nostra regione, a causa di un’eccessiva centralizzazione del potere decisionale e, rispetto ad altre regioni, siamo molto indietro – afferma Dus -. Numerosi sono stati i disagi anche per il nostro territorio e il centro di Godega non sempre è stato in grado di rispondere alle attese. Uno spiraglio per la nostra città e per i comuni più piccoli limitrofi poteva essere il punto vaccinale di palazzo Piccin, di facile accesso anche per le persone non automunite, soprattutto anziane”.

La sede vaccinale a Vittorio Veneto nelle scorse settimane è stata congelata. “Dato che il sindaco aveva dichiarato che era arrivato l’ok preventivo dell’Ulss 2 e che i lavori erano iniziati e che sarebbero seguite anche delle prove tecniche, ho chiesto lumi al Comune per capire di chi è la responsabilità di questa marcia indietro che ha causato l’ennesima confusione, spaesamento e ha illuso aspettative legittime da parte dei cittadini, che pensavano di potersi vaccinare senza dover fare chilometri. Non è possibile – conclude il consigliere del Pd – che non vi sia mai un responsabile”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts