In Fadalto la misura è colma. L’insofferenza, unita all’esasperazione, dopo cinque mesi è palpabile.
Da dicembre i residenti di Fadalto Alto e Basso convivono con la chiusura notturna, dalle 20 alle 6, della statale Alemagna nel tratto tra Fadalto Basso e Nove interessato ad inizio dicembre da alcune frane che aveva interrotto per giorni il transito sulla statale, fino alla riapertura, ad inizio anno, con un doppio senso di marcia dalle 6 alle 20.
Di notte la statale rimane ancora chiusa e l’unico modo per rincasare, al termine di una giornata per chi lavora a turni, è prendere l’autostrada.
“Al momento – racconta un residente – questo “giochetto” ci è costato 150 euro di pedaggi autostradali”.
Il comune aveva prospettato loro un ristoro dei pedaggi: “Abbiamo scritto al sindaco, ma non abbiamo ricevuto risposte – prosegue una residente – Almeno un pass gratuito per noi residenti del Fadalto, obbligati ad andare in autostrada se vogliamo andare a casa o andare al lavoro, sarebbe stato il minimo. Invece da cinque mesi ogni sera per ritornare a casa dopo una giornata di lavoro devo prendere l’A27”.
L’insofferenza è cresciuta quando venerdì hanno visto i mezzi muniti di gru rimuovere i new jersey in cemento dal tratto di Alemagna a senso unico alternato, per aprirlo sabato e domenica al doppio senso visto il cantiere autostradale. “Speravamo fosse la volta buona per un ritorno alla normalità, invece domenica sera hanno riposizionato i blocchi in cemento. E così rifaranno il prossimo fine settimana – afferma una residente in Fadalto Basso – Siccome noi non siamo turisti, possiamo essere penalizzati per mesi. Ci sentiamo dimenticati”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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