Ha chiesto la documentazione per formulare una proposta alternative a quella dell’Anas per l’uscita del Traforo su via del Carso, ma non ha avuto risposte dagli uffici. Per questo Ottavio Pasquotti (nella foto) ha scritto una lettera aperta al sindaco Antonio Miatto, tra l’altro proprio oggi pomeriggio a Roma per un incontro sulla questione con l’Anas.
“In data 18 giugno ho inviato agli uffici comunali ( con ultimo sollecito il 3 ottobre) il modulo previsto dal regolamento comunale con richiesta di accesso agli atti per avere in visione la documentazione preliminare e i progetti relativi al Traforo IV tronco uscita in via del Carso e con richiesta separata, il progetto di recupero dell’Area Borca – spiega Pasquotti, esponente del Partito socialista trevigiano -. Lo scopo della richiesta è quello di raccogliere documentazione utile ad avviare, in collaborazione con l’associazione Vittorio Veneto Viva, un dibattito con le associazioni, i professionisti, i cittadini, studenti e insegnanti sulla proposta dell’Anas di uscita in via del Carso, proposta approvata con motivazioni incomprensibili dalla precedente amministrazioni, anche da Lei considerata inopportuna e da tutta la Città considerata una vera follia”.
Per Pasquotti la documentazione richiesta potrebbe aiutare a capire la questione dei costi più elevati per altre soluzioni che non siano quella di via del Carso (“ma un allacciamento in via Vittorio Emanuele costerebbe 3.5 milioni di euro invece di 7” chiosa) , e perché perché la Soprintendenza abbia in passato respinta la soluzione e adesso abbia cambiato idea.
“Addirittura – spiega l’ex amministratore – prevedendo in incremento di viabilità attorno alla Pieve di Sant’Andrea, smentendo anche in questo caso pareri dati in passato con la richiesta di pedonalizzare tutta la zona attorno alla Pieve”.
Ma nessuna risposta o riscontro alla richiesta è pervenuta. “Per questo non ho motivo di dubitare della sua reale intenzione di fare il possibile per stoppare l’assurda uscita in via del Carso – chiede Pasquotti a Miatto – e quindi voglio pensare che la inspiegabile mancata risposta a quanto richiesto sia un involontario incidente di percorso. Mi rivolgo pertanto a Lei per poter avere tutta la documentazione necessaria ad avviare un dibattito il più ampio possibile con la città a sostegno della sua posizione contraria al progetto”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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