Non è una novità a Vittorio Veneto avere a che fare con motociclisti che sfrecciano ad alta velocità lungo le strade del Fadalto e da domenica scorsa il problema si è ripresentato puntuale.
Questa volta però, con le modifiche della circolazione stradale alla statale 51 “di Alemagna”, causate della frana di giugno scorso in Fadalto, la strada alternativa usata per le corse ad alta velocità è via della Vallata, in località Longhere (nella foto), tristemente saltata alle cronache innumerevoli volte per incidenti anche mortali.
Come ha avuto modo di constatare Silvano De Nardi, presidente di quartiere della Val Lapisina, il rischio che queste corse possono portare si è ripresentato con i primi caldi: “Ci sono stati nel Fadalto due incidenti stradali questo fine settimana in cui erano coinvolte delle moto, fortunatamente non gravi. Ora però il traffico dei motociclisti si è spostato soprattutto in via della Vallata, perché hanno inserito un semaforo a metà di via Fadalto, che rallenta la picchiata dalla cima del Fadalto fino a Nove; inoltre, nella zona della frana c’è il senso unico alternato di giorno, ma la notte è chiusa, e non tutti sanno che si può passare per via Fadalto basso”.
Il traffico in Alemagna è dunque diminuito, ma le trattative per sistemare la statale si sono rivelate particolarmente lunghe (a giungo è un anno) e a pagarne le conseguenze sono stati i cittadini: “Le attività della Val Lapisina sono ai minimi perché c’è poco flusso di persone – commenta De Nardi – inoltre fa rabbia la differenza di trattamento: per la frana che c’è stata ad Acquabona sono intervenuti subito. Io la chiamo la “frana vip”, perché l’Alemagna lì è l’unica strada che porta a Cortina, mentre in Fadalto il flusso è comunque garantito e la situazione per questo non si è ancora risolta”.
Il consiglio di quartiere della Val Lapisina è da anni che si batte per il miglioramento della viabilità, in particolare per via della Vallata, e ora con l’alta velocità dei motociclisti inizia a sorgere un ulteriore problema che grava nella via.
Un’altra denuncia che arriva dal quartiere è la mancata sistemazione del guardrail lungo la strada provinciale 35 a Longhere, distrutto per un incidente risalente al 3 gennaio di quest’anno. Il guardrail in questione non è ancora stato cambiato nonostante protegga dalla caduta nella fossa sottostante. “Continueremo a portare all’attenzione le problematiche del luogo, sempre con i mezzi della democrazia”, annuncia infine De Nardi.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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