Quando sono state rimosse le reti di protezione del cantiere dove avrebbe dovuto essere riordinata e rimessa a nuovo la grande aiuola davanti alla chiesa di San Giacomo in molti hanno sgranato gli occhi per il manufatto che è stato eretto, e che ora non sta riscuotendo in realtà grande ammirazione.
Anzi, in molti stanno giudicando l’opera sorta alla biforcazione della strada per Sacile e Conegliano alquanto pericolosa, al punto che anche l’assessore ai lavori pubblici Bruno Fasan è intervenuto per far “addolcire” in parte le linee nella parte finale della “rampa”, giusto davanti alla chiesa.
“Era già progettata e finanziata dalla precedente amministrazione nell’ottica del progetto complessivo di recupero del centro di San Giacomo – afferma Fasan – e ovviamente non si poteva fare altro che seguire quanto programmato. Siamo riusciti solo a far “smussare” la parte più alta che secondo me con gli spigoli che aveva a un metro dalla sede stradale, diventava molto pericolosa in caso di una malaugurata sbandata. Una piccola miglioria, ma probabilmente siamo noi ad essere incompetenti e a non capire l’opera architettonica. Potremmo pensare a rivedere un po’ e valutare migliorie ulteriori magari con un rivestimento. Resterà comunque a imperitura memoria di chi l’ha ordinata”.
“Se arriva un automobilista distratto rischia davvero di schiantarsi e farsi molto male contro quel catafalco – è la protesta di M.B., commerciante residente di San Giacomo – è un trampolino pericolosissimo. Un obbrobrio scandaloso, un transatlantico davanti alla chiesa, quando per fare una semplice recinzione devi diventare matto. Qui rischia di scapparci il morto”.
L’intervento di un mese e mezzo di lavori rientra nel progetto complessivo avanzato da due anni con piccoli stralci nelle aree centrali di San Giacomo di Veglia, con un investimento complessivo di circa 200 mila euro. Questa mattina stava per essere completato con l’innalzamento di un pennone, altro elemento che farà discutere.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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