La Fondazione Fenderl non si tocca, è patrimonio della città e deve restare nella sua autonomia: ad alzare le barricate e accendere la miccia sulle “minacce” del Cesana Malanotti di incorporare la Fondazione per le famiglie in difficoltà del vittoriese, presieduta da Giancarlo Scottà, ci pensa il consigliere leghista, e segretario nazionale della Liga Veneta-Lega, Gianantonio Da Re (nella foto).
Con i consiglieri della sua lista e della Lega Nord, insieme a Forza Italia, hanno richiesto un consiglio comunale straordinario proprio sulla questione dell’accorpamento al Cesana Malanotti. “Visto che il Cesana ha dato incarico allo studio Saspi e Fieldfischer con l’intento di appropriarsi della Fenderl, contro e a dispetto del suo consiglio ai amministrazione – ha detto Da Re – abbiamo richiesto un consiglio straordinario sull’argomento. Sono quasi due mesi che non viene convocato un consiglio comunale, e così ne approfittiamo per dare qualcosa da discutere”.
L’incorporazione della Fondazione Fenderl al Cesana è un obiettivo primario del presidente Maurizio Castro, indispensabile nel piano complessivo, e oneroso, circa 16 milioni di euro, di rilancio e riunificazione delle Ipab in un unico polo: e dopo gli asili Manzoni, e il De Zorzi Luzzatti, all’appello dei grandi istituti di assistenza e beneficenza mancherebbe proprio la Fondazione Ettore Fenderl.
Non sarà facile nonostante il ricorso alle vie legali. Il cda della Fondazione fa resistenza e trova l’appoggio dei consiglieri di minoranza in consiglio comunale, e probabilmente anche di qualche dissenso in maggioranza. “Il consiglio comunale non può decidere sul caso dell’ingerenza del Cesana. Ma è giusto che se parli, per essere democratici fino in fondo, soprattutto per i cittadini – afferma Giancarlo Scottà, presidente della Fondazione –. In ogni caso per la Fenderl nulla può cambiare, e non accettiamo ingerenze nel nostro consiglio che non ha preso ancora una decisione su questo tema dell’incorporamento”.
Infatti sulla richiesta del Cesana non si è pronunciato il rappresentante del vescovo, e il consiglio comunale straordinario potrebbe a questo punto diventare un grimaldello per arrivare ad una soluzione.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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