Videosorveglianza e privacy, un incontro pubblico al Museo della Battaglia. Miatto: “Normativa complessa, vogliamo condividerla con i cittadini”

La richiesta di sicurezza da parte dei cittadini è un tema con il quale tutte le amministrazioni comunali sono oggi chiamate a misurarsi. Un più ampio controllo del territorio, anche con il ricorso agli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, può contribuire ad accrescerla.

L’impiego di queste tecnologie implica, però, problematiche non trascurabili. Se ne parlerà martedì 10 maggio a partire dalle ore 10 al Museo della Battaglia di Ceneda, nel corso dell’incontro intitolato “La video sorveglianza urbana e l’obbligo di una valutazione di impatto sulla privacy. Una certificazione poco conosciuta ma obbligatoria per ogni impianto comunale”. Interverranno Stefano Manzelli, coordinatore del gruppo di ricerca Sicurezza Urbana Integrata, il sindaco Antonio Miatto e il comandante della Polizia locale Ezio Camerin.

Quello della videosorveglianza cittadina è un tema in forte espansione ed è una prerogativa necessariamente gestita dai Comuni, che possono utilizzare gli impianti per la tutela della sicurezza urbana riprendendo le strade e le piazze.

La riforma sulla tutela dei dati personali ha però rinnovato le regole, stabilendo che spetta al Comune assumersi ogni responsabilità ed essere in grado di rendicontare le proprie scelte. Senza un regolamento comunale aggiornato, le nomine, la formazione e la regolazione dei ruoli e delle responsabilità diffuse, il titolare del trattamento rischia parecchio.

Attenzione, poi, alla necessaria valutazione di impatto privacy: una sorta di collaudo privacy obbligatorio per ogni impianto. Senza questo certificato, ogni videosorveglianza è potenzialmente a rischio di sanzione.

“Nuove telecamere arriveranno in città con il prossimo bando. Però una delle difficolta di cui ci siamo resi conto – riflette Miatto – non è tanto il reperimento di soldi, e nemmeno la progettazione, ma la normativa che regge questi impianti: la condivisione con le Forze dell’ordine, i tempi di conservazione delle immagini e molti altri dati. Sono normative corpose e non conosciute da tutti e quindi, dato che abbiamo dovuto approfondire tutti questi aspetti, ci sembrava interessante condividerli con i cittadini”.

L’ingresso all’evento è gratuito ma con prenotazione obbligatoria telefonando al numero 0543-973037.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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