Vigneti: regole inadeguate e limiti errati. A Vittorio Veneto il j’accuse della ricercatrice bolognese Fiorella Belpoggi

Abbiamo un sistema regolatorio inadeguato, dimostrato dal fatto che una situazione come quella che stanno vivendo i genitori dell’asilo di San Giacomo a Vittorio Veneto non si sarebbe mai dovuta verificare”.   Sono queste le parole con le quali la dottoressa Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro per la Ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna, ha esordito nell’incontro avuto con i genitori dell’asilo di San Giacomo. Di fronte al contestato vigneto e sotto un cielo grigio, la dottoressa ha portato la propria solidarietà ai presenti e garantito loro il sostegno scientifico dell’Istituto Ramazzini, da lei rappresentato. 

“Ci stiamo abituando a protestare per salvaguardare la nostra salute ma ciò non dovrebbe accadere in primo luogo perché viviamo e paghiamo le tasse in uno Stato di diritto che dovrebbe, per definizione, preservare l’ambiente in cui viviamo e tutelare la nostra salute – ha denunciato la dottoressa Belpoggi -. Non è una questione di partiti che ci governano, ma di teste e di persone. Se si trova una persona attenta, intelligente e sensibile, in poco tempo si può risolvere nel modo più giusto una situazione come quella che si è creata in questo asilo, altrimenti, come accade più di frequente, si cerca di trovare una mediazione che non scontenti nessuno. Ma esiste anche il caso peggiore, in cui si guarda solo alle regole e ci si attiene ai limiti previsti dalla legge, limiti che, però, vengono stabiliti in modo errato”.  

Fiorella Belpoggi ha anche chiarito ulteriormente che tra gli effetti dei pesticidi sull’uomo vanno considerati anche quelli di interferenza endocrina, ben peggiori del cancro. “Vi sono evidenze di come l’esposizione degli embrioni, dei feti e dei neonati ai pesticidi si esprima poi in malattie quando questi sono adulti, come il diabete di tipo 2, malattie subdole, che affliggono nel periodo più bello della vita – ha ricordato -. Anche il cancro è una brutta malattia, ma, solitamente, colpisce dopo i 65 anni, mentre un bambino con l’asma, le allergie, le intolleranze alimentari è una persona che ha una vita rovinata. Per questo l’Istituto Ramazzini si mette a disposizione dei genitori di San Giacomo per redigere una documentazione che attesti la pericolosità e l’insostenibilità di questa situazione da un punto di vista scientifico”. 

Grati di questa disponibilità i genitori, che hanno accettato volentieri l’aiuto offerto dalla dottoressa Belpoggi. “Sarà sicuramente una documentazione rilevante ed autorevole – hanno commentato i genitori – basata su ricerche scientifiche inequivocabili, che non potrà non essere tenuta in considerazione dalle istituzioni”.

(Fonte e foto: Comitato genitori di San Giacomo).
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