All’indomani della sua espulsione dalla Lega Nord, Gianantonio Da Re ancora non si sbilancia sulla sua possibile candidatura a sindaco di Vittorio Veneto – anche se i suoi sorrisi e le parole non dette fanno pensare che l’idea sia presa in considerazione – ma ha le idee ben chiare: “Non appoggerò nessun candidato scelto dal segretario Stefani”.
Pare ancora troppo presto, quindi, per ufficializzare la corsa alla poltrona di primo cittadino vittoriese: “Andrò una decina di giorni a Bruxelles – continua Da Re – con alcuni amici, poi si vedrà”.
Nel frattempo, il Baffo rimane nel gruppo Lega-Salvini Premier in consiglio comunale. “Questa mattina ho ricevuto un sacco di chiamate e di messaggi. Nel pomeriggio risponderò a tutti” promette l’ex sindaco.
Non è escluso che proprio da Vittorio Veneto parta la secessione tra la Lega Salvini Premier e la Liga Veneta di cui Da Re non solo continuerà a fare parte: sembra infatti che voglia prenderne il comando a livello locale.
Al suo autolavaggio di via Cadore, in una conferenza stampa organizzata in poche ore, a portare la propria solidarietà è passato anche l’ex sindaco vittoriese del Pd (e ora in consiglio comunale) Roberto Tonon: “Sono venuto a salutare una persona che a mio modo di vedere ha sempre combattuto in maniera decisa e puntuale per il suo partito – ha commentato –. A Vittorio Veneto nel 1988 ci fu per la prima volta in Italia l’alleanza tra Partico Comunista e Democrazia Cristiana, mai dire mai”.
Ipotesi che, anche se potrebbe sembrare utopica, lascia comunque delle porte aperte visto che entrambi i partiti non appoggeranno il candidato sindaco scelto da Alberto Stefani, ovvero quello appoggiato dalla Lega Salvini Premier. “Del domani non v’è certezza” conclude Tonon dopo che sabato scorso la candidata sindaco del centrosinistra Mirella Balliana aveva speso parole di elogio per Da Re.
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