“Ti raggiungerò tra le stelle che splendono in cielo”: la famiglia con queste parole, accompagnate all’immagine di un mazzo di rose rosse, ha voluto così salutare in epigrafe Mirta Pilat, deceduta in questi giorni all’età di 57 anni.
E proprio i parenti hanno voluto ricordare la signora nei suoi momenti più felici, sorridente e visibilmente spensierata, come nella foto che si vede nella stessa epigrafe.
Una foto dove si distingue la sagoma di un cuore, segno dell’affetto della famiglia e di tutti coloro che la conoscevano, affetto che riemerge con forza in questo momento di profondo dolore.
La storia di Mirta Pilat è la vicenda di una madre che, suo malgrado, ha dovuto vivere la tragica esperienza della perdita di un figlio.
Lo scorso dicembre, infatti, era scomparso il figlio 23enne Giuliano Baccichet, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia e tra gli amici.
Un dolore troppo grande da superare ed è così che, pochi giorni fa, la signora si era volontariamente allontanata da casa e, nel dare l’allarme, i parenti avevano subito fatto presente che avrebbe potuto trovarsi in uno stato confusionale e, addirittura, in lacrime.
E così, giovedì scorso si era messa in moto la macchina dei soccorsi, con le ricerche portate avanti nel territorio e continui appelli, in attesa di un possibile suo avvistamento.
La speranza di ritrovarla era tanta: erano stati inviati i sommozzatori e messi in campo anche i droni.
Ricerche continuate in maniera incessante, fino a domenica quando, nel tardo pomeriggio, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: la signora è stata ritrovata a Cappella Maggiore ma, purtroppo, per lei non c’era più nulla da fare.
Marta Pilat lascia la figlia Irina con Gianluca, Sergio, la sorella Daniela, i nipoti Denia e Alberto, le amiche del cuore Nicoletta, Barbara, Meris, Giuliana, Michela con Giovanni, Katia, Monica, tutti i colleghi, gli “ex SEV”, i cari compagni di scuola e tutti coloro che le hanno voluto bene.
Il funerale verrà celebrato giovedì 20 febbraio alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Meschio, a Vittorio Veneto.
Dopo la funzione, si terrà il rito della cremazione.
La famiglia ringrazia con tutto il cuore le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, i sommozzatori di Venezia, la Protezione civile, le unità cinofile e le associazioni “Penelope” e “Renzo Pia Fiorot”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Onoranze funebri D’Assié)
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