“Inadeguata, insufficiente, parzialmente inagibile e inaccessibile ai disabili”. Così il consigliere comunale Alessandro De Bastiani (Rinascita Civica) descrive la biblioteca civica di Ceneda al termine del sopralluogo avvenuto venerdì sera.
“Se nel 1976 – aggiunge – quando venne inaugurata era la più bella e moderna biblioteca di tutta la provincia, a 45 anni di distanza il sindaco Miatto, e non è certo una sua colpa, ci ha fatto vedere la biblioteca probabilmente più arretrata della provincia”.
Venerdì sera una decina di consiglieri comunali accompagnati dal sindaco Antonio Miatto, dall’assessore alla cultura, Antonella Uliana, e dall’assessore al patrimonio, Ennio Antiga, hanno potuto prendere visione del complesso Papadopoli e della vicina biblioteca.
“Questi sopralluoghi sul campo – commenta il presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio, promotore dell’iniziativa – sono un buon metodo per prendere visione delle cose di cui poi andiamo a discutere in aula”.
Quanto alla biblioteca dice: “L’archivio storico è impressionante per la mole di libri presenti, un patrimonio che andrebbe valorizzato. La biblioteca è evidente che è strapiena: necessita di nuovi spazi e di uno svecchiamento”.
“La biblioteca ha lasciato tutti esterrefatti – aggiunge De Bastiani -. Non c’è più spazio per i libri, che sono appoggiati anche sul pavimento. Colpisce la voluminosa Treccani appoggiata a terra lungo una parete della sala conferenze. I libri proprio non ci entrano più nonostante siano state eliminate recentemente 4 tonnellate di vecchie edizioni, come ci ha spiegato il direttore Stefano Gambarotto“.
“La sala conferenze, senza uscite di sicurezza, è fuori norma – continua De Bastiani -. L’archivio storico non ha neanche una postazione per la consultazione, l’emeroteca è chiusa e inaccessibile. I pavimenti e le pareti rivestiti da vecchie e consunte moquette e la mancanza di impianti antincendio lasciano basiti e preoccupati. Nonostante la disastrosa situazione, la biblioteca è molto frequentata, anche da studenti universitari che la scelgono come luogo di studio. E ti credo! Dove la trovi una biblioteca immersa in un parco romantico dell’800?”.
La visita dalla biblioteca si è poi spostata all’adiacente parco Papadopoli, mentre per questioni di sicurezza i consiglieri non hanno potuto mettere piede dentro alla villa “la bella abbandonata”, come la definisce De Bastiani.
“Il parco Papadopoli andrebbe valorizzato: potrebbe diventare i giardini di Ceneda” osserva Santantonio. “La scoperta che qualche consigliere ha visitato per la prima volta il parco cittadino mi conferma la convinzione che il luogo non è valorizzato come meriterebbe” dice il consigliere di Rinascita Civica.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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