SIPA, realtà internazionale nel settore del packaging, ha accolto in questa primavera studenti e docenti del corso di Laurea magistrale in Eco Packaging Design del Politecnico di Torino.
La visita si è inserita nel programma di apertura di SIPA a scuole e università, creando uno scambio importante tra l’azienda e gli studenti. Il rapporto scuola-industria è indispensabile per dare concretezza a concetti che altrimenti resterebbero teorici. SIPA si è dunque proposta di far conoscere agli studenti la sua realtà fatta di innovazione tecnologica e attenzione all’ambiente aprendosi, come nel caso del Politecnico piemontese, a collaborazioni e tirocini.
L’azienda del gruppo Zoppas, che fornisce packaging solutions (dal granulo di PET al prodotto finito pronto per lo scaffale) è da sempre attenta all’innovazione e agli aspetti ambientali, per questo ritiene importante che le figure che si formeranno con il master in Eco Packaging Design conoscano Sipa e possano in futuro collaborare con l’azienda portando idee fresche e sostenibili nel design di un packaging funzionale e riciclabile.
I designer del domani hanno così avuto modo di vedere la realtà industriale e i macchinari dove gli imballaggi che progetteranno saranno prodotti, seguendo concretamente il loro percorso dall’ideazione alla produzione industriale. Ci sarà l’opportunità per gli studenti del Master di fare tirocini in azienda.
Antonio Narder, general manager di Sipa, ricorda che “la nostra azienda è da sempre molto attenta al mondo dei giovani e alla relazione con il territorio. Recentemente abbiamo intensificato le relazioni e le interazioni con scuole, università e centri di formazione del territorio per sviluppare le professionalità in questo settore. Queste e altre attività servono a noi per attrarre le competenze ed essere sempre più un faro per lo sviluppo del territorio per i giovani e, per questi ultimi, per trovare nuove opportunità nel mondo del lavoro”.
“Scopo della visita del Politecnico – spiega Narder – è stata inserire le nuove competenze all’interno di un sistema di sviluppo di packaging finalizzato non solo alla sua funzione primaria ma, a 360 gradi, a gestire una serie di informazioni relative al contesto in cui il packaging si viene a trovare e a fare crescere nel consumatore una serie di comportamenti e informazioni utili alla gestione ecosostenibile di tutti i packaging”.
Gli studenti hanno apprezzato questo aspetto, capendo che la progettazione di un packaging non è fine a se stessa ma deve essere caratterizzata dalla sua producibilità su scala industriale e ovviamente dal minor impatto possibile sull’ambiente.
Narder sottolinea che “il packaging, per quanto riguarda i prodotti di Sipa, contrariamente a quanto le persone pensano, è completamente sostenibile. Il 100% di contenitori in PET possono essere riciclati e reinseriti per riprodurre contenitori. Sipa da anni si è impegnata per riuscire a realizzare questa attività di riciclo a 360 gradi in modo da renderlo sempre più competitivo in termini di emissioni nell’ambiente”.
La sostenibilità del packaging, oggi, influenza il 43% dei consumatori nella scelta dei prodotti. Ben il 48% dichiara di aver smesso di acquistare beni di consumo che presentavano over-packaging e il 23% di aver aumentato l’acquisto di prodotti sfusi. Tuttavia, il 41% non è disposto a pagare un prezzo superiore per una confezione a basso impatto ambientale.
La figura dell’ecopackaging designer, conclude Narder, “sarà sempre più fondamentale nello sviluppo di packaging ecosostenibili perché non c’è solo un fattore tecnologico nella gestione dei materiali ma c’è anche una capacità di progettare packaging e veicolare una serie di informazioni e comportamenti utili al consumatore per gestire il packaging da quando viene messo sul mercato e per tutta la filiera del riciclo per recuperare a 360 gradi questi materiali e avere un impatto ambientale sempre più contenuto”.
In questo scenario, infatti, il designer oggi gioca un ruolo fondamentale nel prendere in considerazione l’intero ciclo di vita dell’imballaggio: non solo la sua funzione primaria ma un complesso ecosistema fatto di ricadute sociali, relazioni, messaggi da trasmettere, comportamenti da promuovere.
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