Sicurezza, proposta bipartisan: “La città entri in un Distretto di Polizia”

Il Commissariato di Pubblica sicurezza di via Maggior Piovesana a Conegliano

Il rientro di Vittorio Veneto tra i territori di competenza della Polizia di Stato (il cui più vicino Commissariato di Pubblica Sicurezza è situato a Conegliano) sarà motivo di dialogo tra la sindaca Mirella Balliana e il ministro Carlo Nordio, che a breve farà tappa proprio in città.

Il tema è emerso in occasione dell’ultimo consiglio comunale ed è stato discusso in occasione dell’interrogazione, a risposta orale, presentata dai consiglieri di minoranza Antonella Caldart, Gianluca Posocco, Antonella Uliana del gruppo consiliare “La persona al centro – Gianluca Posocco sindaco” e da Gianantonio Da Re, del gruppo “Toni Da Re – Gianluca Posocco sindaco”, riguardante la questione della sicurezza in città.

“Da febbraio si è registrato un progressivo aumento dell’aggressività – ha detto Caldart, ripercorrendo gli ultimi fatti di cronaca -. In aumento anche la percezione di insicurezza dei cittadini. Si sono inoltre formati dei gruppi autogestiti di controllo quartierale”.

A questo punto Caldart ha chiesto quali siano le iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale sul fronte della sicurezza in città, così come se ci sarà un piano di diversificazione degli interventi sociali, dal momento che “un numero elevato di famiglie sono a rischio di emarginazione”.

“Bisogna prevenire i bisogni di queste famiglie e valutare le singole situazioni”, ha proseguito Caldart (ex assessore al sociale), proponendo a nome del suo gruppo consiliare di lavorare sulle famiglie multi fragili, “allargare le collaborazioni sul territorio e il presidio del controllo del territorio da parte della Polizia di Stato”, dal momento che attualmente il Vittoriese non rientra tra i suoi territori di competenza.

Da parte sua, Balliana ha ricordato l’incontro avuto qualche tempo fa con il prefetto Angelo Sidoti, sostenendo che nonostante l’aumento di furti “la città mantiene nel complesso un buon livello di vivibilità” e “la provincia di Treviso ha registrato un aumento minore di casi di questo tipo rispetto alle altre province del Veneto”.

“Non è onesto dire che i fatti accaduti sono episodi inediti – ha continuato Balliana, invitando i cittadini a denunciare -, ma si protraggono da diverso tempo”.

La prima cittadina ha poi ricordato i 400 mila euro investiti per il progetto, già appaltato da un mese, di installazione di 7 telecamere di videosorveglianza e di altre 22 di lettura targhe, come l’assunzione di tre nuovi agenti di Polizia locale e l’arrivo di un altro nel Comune di Tarzo.

Sul piano sociale, Balliana ha riferito la presenza di un costante aumento di richieste di aiuto, a fronte di “risorse economiche limitate e insufficienti”, osservando quanto sia necessario “riscoprire e valorizzare quel senso di responsabilità collettiva”, senza demandare soltanto alle istituzioni il compito di intervenire.

La sindaca ha quindi ricordato la maggior presenza delle Forze dell’Ordine, grazie anche all’arrivo di tre Carabinieri in più a Vittorio Veneto, mentre sulla possibilità di allargare il territorio di competenza della Polizia di Stato, magari creando un vero e proprio “Distretto di Polizia”, Balliana ne discuterà direttamente con il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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