Ladri nell’abitazione della famiglia di Mirella Balliana sabato sera ad Anzano di Cappella Maggiore. E’ la stessa prima cittadina vittoriese a raccontare in prima persona il brutto episodio accadutole (per fortuna non ci sono stati feriti) e ad esprimere alcune considerazioni sulla sicurezza che vanno oltre la videosorveglianza e i pattugliamenti delle Forze dell’ordine.
“Sabato sera ero a casa con mia mamma – ripercorre Balliana -: eravamo entrambe in cucina. Io stavo lavorando al pc quando, verso le 22.30, abbiamo sentito i cani dei vicini abbaiare. Alle 23.30, quando siamo salite al piano superiore per andare a letto, abbiamo visto che il comò era mancante di alcuni cassetti, al che abbiamo realizzato che erano entrati dei ladri. Abbiamo anche visto le luci accese nella casa dei vicini, che sapevamo essere non presenti la sera: motivo per cui ho chiamato immediatamente le Forze dell’ordine. Nel nostro caso, il valore degli oggetti mancanti è esiguo, più che altro è alto il loro valore affettivo. I vicini hanno invece subìto un furto più consistente. Nel nostro caso sono stati probabilmente pochi minuti al piano superiore, sapendo che eravamo in casa”.
“Da 40 anni – riflette la prima cittadina vittoriese – nella nostra zona non si sono mai registrate particolari attività di furto: è una zona residenziale tranquilla, ma è chiaro che il presidio del territorio va fatto ovunque, anche e soprattutto in questi luoghi dove è sempre regnata la serenità. Tutto il territorio del Vittoriese, e in generale del Veneto, proprio per la sua conformazione urbanistica, si presta ad essere frequentato da questi gruppi di ladri che prendono di mira alcune zone e poi si dileguano lungo le nostre grandi arterie viarie, sfuggendo a ogni possibile controllo. Come Istituzioni, tutti i Comuni del Mandamento vittoriese stanno facendo il massimo per implementare i meccanismi che fungono da deterrenti ai furti quali la videosorveglianza, ora in fase di implementazione, la presenza costante della Polizia locale, ora oggetto a Vittorio Veneto di un concorso per aumentare il personale di 3 unità. Inoltre, permanente è la collaborazione con le Forze dell’ordine, che continuano costantemente ad operare per presidiare il territorio“.
“Indispensabile – conclude Balliana – è anche riprendere quelle forme di condivisione di informazioni tra le famiglie che era tipico della nostra realtà sociale fino a qualche decina di anni fa, ma che ora è sempre più rara”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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