Riapre il cinema Verdi di Vittorio Veneto: nuova programmazione e obiettivo 100 mila spettatori annui

A un quarto di secolo dall’apertura, è già iniziato il restyling del cinema multisala Verdi di Ceneda

Forse per convenienza, forse per non lasciare un contenitore vuoto in città, per un muro di obiezioni provenienti da più parti. Sia come sia il cinema Verdi non sparirà dalla mappa di Vittorio Veneto. Ci è andato vicino, come altre istituzioni cittadine negli anni, ma alla fine dopo Cinemotion ritorna il principale proprietario, il Gruppo Furlan Cinecity di Mestre.

Nella conferenza stampa organizzata ieri, giovedì 13 settembre, indetta dal sindaco Roberto Tonon e da Gianantonio Furlan, come è emerso, la proprietà ha ammesso di aver valutato alternative per quell’immobile in via Lioni, ma alla fine è stato confermato che lì bisogna fare il “Cinema” con la C maiuscola.

La data ufficiale prevista per la riapertura sarà mercoledì 19 settembre non si sa ancora con quali titoli, ma la programmazione avrà delle linee ben precise. Soprattutto si dovrà ritornare sopra i 100 mila spettatori annui, dopo il picco al ribasso che aveva sfiorato i 60 mila.

Con la programmazione dei titoli più noti, popolari, anche delle offerte di nicchia, ma molto seguite come la diretta della stagione operistica e di danza della Royal Opera House di Londra, anche i film-concerto dei grandi gruppi che trovano sempre grande seguito.

Una programmazione sull’arte e il cinema di animazione con il ritorno di manifestazioni che in passato hanno avuto successo al vecchio Verdi, come la rassegna del cinema di montagna e di cultura ambientale.

Per la nuova programmazione sono stati fatti anche nuovi investimenti in proiettori digitali, e così dopo un paio di mesi il Verdi sembrerà non aver mai chiuso del tutto. Solo una sosta lunghetta per un restyling che dovrà riportare la qualità che in passato gli era riconosciuta.

E ora che la richiesta di diversi vittoriesi è stata esaudita dovrà esserci la corsa al tutto esaurito, ma non saltuaria.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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