La Lilt di Vittorio Veneto, che quotidianamente e da molti anni presta assistenza ai malati oncologici con i propri volontari e mezzi, ha nuovamente messo in guardia la cittadinanza rispetto al rischio di truffe a domicilio compiute nel territorio in nome del sostegno ai più deboli.
“Attenzione: truffatori in azione! Come già capitato qualche anno fa – ha scritto all’inizio di questa settimana la Lilt vittoriese sulla propria pagina Facebook – ci è stato segnalato che da qualche giorno a Vittorio Veneto e nei Comuni vicini qualche millantatore sta telefonando o suonando il campanello delle case chiedendo soldi da destinare ai pazienti oncologici, facendo intuire che si tratta di una donazione in favore della Lilt”.
“In realtà”, precisa l’associazione con sede a Ceneda, “queste persone non hanno nulla a che fare con noi, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La nostra associazione è fatta di volontari che lavorano del tutto volontariamente e gratuitamente. La Lilt non chiede denaro telefonicamente né tantomeno si presenta nelle case“.
Qualora un cittadino volesse sostenere economicamente la Lilt, le modalità per farlo sono ben definite: “Noi operiamo grazie alle donazioni della gente – precisa l’associazione – ma chi vuole aiutarci lo può fare autonomamente recandosi nella nostra sede di via Mascagni 51. Donazioni per le quali verrà rilasciata una regolare ricevuta intestata alla Lilt. Solo in questo modo siete sicuri che i vostri soldi vadano ad aiutare le persone alle prese con la malattia oncologica”.
In tema di attività istituzionali della Lilt vittoriese, sono aperte le iscrizioni alle consulenze alimentari che l’associazione offre a tutti coloro che siano o che siano stati alle prese con una malattia oncologica. Una consulente è a disposizione per individuare non solo un corretto stile alimentare, ma anche per studiare assieme il migliore regime alimentare in relazione alla personalità e al caso specifico. Gli incontri si svolgono nella sede di via Mascagni in orari e giorni da concordare: info in segreteria e su Facebook.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it