Potature alberi sulla statale, senso unico alternato sul Menarè. Tempi lunghi per la riapertura dell’Alemagna dopo le frane

Attenzione, Menarè con rallentamenti e a ritmo ridotto da domani, mercoledì 9 dicembre.

Inizieranno in via Menarè, tempo permettendo, i lavori di potatura delle alberature che costeggiano la strada statale sul sedime comunale: per permettere in sicurezza l’intervento il comando della polizia locale di concerto con il settore infrastrutture e gestione del territorio, ha emesso ieri una ordinanza.

Sarà istituito infatti dalle 8.15 alle 17 di domani, mercoledì 9 dicembre e fino a giovedì 31 dicembre un senso unico alternato di circolazione regolato da impianto semaforico mobile o movieri, nel tratto compreso tra via del cimitero e via del Campardo. Ovviamente anche con il divieto di sosta e rimozione.

Per l’intervento sono stati stanziati complessivamente 17 mila euro, e saranno interessati dalla potatura una sessantina di platani e altre alberature.

“Non è un lavoro da poco – conferma l’assessore ai lavori pubblici Bruno Fasan – ci sarà anche da valutare se tagliare qualche albero che crea pericolo e lo stato di salute delle alberature. Possiamo anche pensare di deviare il traffico, oltre all’ordinanza, magari per la zona industriale per evitare rallentamenti ulteriori”.

Per l’ufficio gestione del territorio una incombenza che si aggiunge al problema della statale Alemagna nella zona di tra Nove e Fadalto dove ben due frane hanno costretto alla chiusura della strada tra le due frazioni vittoriesi e quindi il taglio alla viabilità per il bellunese che non sia l’autostrada.

“Ci auguriamo di non ripetere l’iter di tre anni fa, che non ci tocchi fare manifestazioni per riaprire la strada a causa della frana – dice Fasan-. Ci vorrà almeno una settimana per rimuovere e poi valutare le condizioni. Non credo che ce la caveremo tanto presto purtroppo, qui dovranno intervenire altri”.

“Non è possibile che ogni due anni per frane venga bloccata la principale arteria per Cortina. E’ necessario un intervento definitivo. Il danno economico sarà comunque alto per la Val Lapisina e le poche attività che sono rimaste. – conclude – Non si può obbligare la gente ad andare in autostrada”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Articoli correlati