La “Vittorio inquieta” approda in consiglio: è dibattito politico dopo la chiusura forzata della Tava

Il Comune di Vittorio Veneto

L’annuncio fatto dalla stessa Tava, locale di via Vittorio Emanuele II a Vittorio Veneto, riguardante la chiusura forzata di quindici giorni a cui sarà sottoposto, ha rinfocolato il dibattito in città.

Lo scorso weekend il locale era rimasto, suo malgrado, coinvolto in un fatto di cronaca: poco distante dall’attività, infatti, si era verificata una violenta aggressione, con tanto di feriti rivoltisi al più vicino pronto soccorso.

A distanza di una settimana è poi giunto il provvedimento del Questore di Treviso, Alessandra Simone che, come si legge in una nota diffusa dalla Questura stessa, si pone non come una “sanzione per l’esercizio commerciale”, ma come una misura per “tutelare la cittadinanza”.

Se il fatto della rissa aveva già sollecitato il dibattito pubblico, sul fronte della sicurezza urbana, ora questo nuovo tassello della questione ha rinfocolato ulteriormente il dibattito politico, che sicuramente proseguirà nella seduta consiliare di sabato prossimo.

Intanto il sindaco Mirella Balliana aveva osservato come serva “un cambiamento culturale che passa attraverso la scuola, la famiglie e il rispetto delle Forze dell’Ordine”.

“Per ora state continuando a proporre il nulla”, ha tuonato dal proprio profilo social il consigliere di opposizione Antonella Uliana (La persona al centro – Gianluca Posocco sindaco), mentre Gianantonio Da Re (Toni Da Re – Gianluca Posocco sindaco) sui social ha ricordato i costi che ricadranno sul locale, a seguito del provvedimento: “Serve una visione diversa e più incisiva anche da parte dell’amministrazione comunale”, ha detto.

Da parte sua, Giovanni Braido (Gruppo misto) ha preparato una “domanda di attualità” in vista del prossimo consiglio, dove chiede all’amministrazione i provvedimenti che intende prendere a seguito del fatto e “anche in relazione alla chiusura ‘ a singhiozzi’ del self-service al Quadrilatero, per probabili motivi di sicurezza”.

Gianluca Posocco (La persona al centro – Gianluca Posocco sindaco) ha ricordato ancora una volta la necessità di un intervento da parte dei parlamentari del territorio, in quanto “ci sono delle regole che non consentono alle Forze dell’Ordine e al sindaco di agire contro queste bande o contro i provocatori”: “Il discorso del sindaco è utopistico – ha aggiunto – Per quello che vuole fare lei, ci vuole tempo, mentre servono delle leggi e alla base delle regole da rispettare”.

Critica verso l’amministrazione anche Antonella Caldart (La persona al centro – Gianluca Posocco sindaco): “Ritengo il ‘prendiamo atto’ della sindaca una posizione di poca responsibilità. Quando si governa, non ci si può limitare a prendere atto, bisogna agire – ha affermato – Nelle prossime ore recapiteremo in municipio due proposte concrete, per aiutare a migliorare la situazione di poca sicurezza venutasi a creare in città. Una proposta di attività di prevenzione e una di cura”.

“Nelle scorse settimane ho inviato una lettera al Ministero della Giustizia e al ministro Carlo Nordio. Ho informato anche l’onorevole Donzelli del clima difficile che stiamo vivendo qui a Vittorio Veneto – le parole di Thomas Toffoli (Fratelli d’Italia) – Ringrazio il sindaco Mirella Balliana per essersi mobilitata con le Forze dell’Ordine, per mitigare la situazione in città. FDI Vittorio Veneto inviterà prossimamente i vertici parlamentari a Vittorio Veneto, per trovare una soluzione a questa piaga, attraverso un incontro pubblico in città”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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