Trascorsa l’ondata di maltempo sul territorio, ora a Vittorio Veneto resta una grossa preoccupazione: la fragilità del Fadalto, in particolare la Statale Alemagna e la ferrovia.
A farlo presente è la stessa sindaca Mirella Balliana, la quale non ha nascosto l’urgenza di dover agire su più fronti, sia su quello economico a favore delle famiglie residenti, sia sul piano pratico per il risanamento del territorio.
Ieri proprio in Fadalto, lungo la strada statale Alemagna, a causa del maltempo si sono verificate delle frane che hanno letteralmente bloccato 6 mezzi in transito, portando alla chiusura al traffico in entrambi i sensi di marcia.
Se da un lato il problema dell’esondazione del fiume Meschio (a San Giacomo di Veglia) è rientrato, come affermato dalla prima cittadina, il tema del Fadalto resta invece aperto.
“Da lunedì lavoreremo al regolamento per il rimborso delle spese autostradali sostenute dagli abitanti del Fadalto – ha riferito Balliana -. Potremo, noi come Comune, prevedere un finanziamento ad hoc, considerato che ci sono 50 famiglie in Fadalto: a loro dobbiamo dare una risposta in termini di contributi economici”.
“Già da lunedì bisogna fare il punto della situazione, perché non possiamo andare avanti in questa situazione, che si protrae da parecchi anni e sta peggiorando – ha proseguito -. Abbiamo visto nuovi fronti scendere e, quindi, bisogna assolutamente intervenire”.
A San Giacomo, riferisce Balliana, “la situazione è rientrata: l’esondazione del Meschio si è verificata ieri e stamattina era tutto a posto, la situazione è sotto controllo. Non ci sono state rotture degli argini – ha spiegato -. Siamo invece davanti a una grande criticità, per quanto riguarda il Fadalto. Già ieri sentivo Anas che stava lavorando sul posto: nelle prossime ore sentirò i responsabili di Anas per definire gli eventuali tempi di riapertura della strada”.
“Il Fadalto è una questione preoccupante, anche perché si sono aperti tre fronti di frana: oltre a quello “classico”, altri due piccoli (uno dei quali è già stato sgomberato) – ha ribadito -. Quindi è preoccupante tutta l’area in sé. Dovremo fare un ragionamento profondo con la Regione Veneto e Anas: è ora di intervenire con dei lavori strutturali, che sono già stati pianificati e progettati da Anas, ma è tempo di iniziare, per dare delle risposte ai cittadini e agli abitanti del Fadalto”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di: Dplay Srl riproduzione riservata)
#Qdpnews.it