Una nuova officina e un nuovo ecomezzo robotico a Vittorio Veneto: sono queste le novità che Savno ha presentato oggi come dimostrazione di un costante miglioramento sia per i servizi sia per il personale.
L’officina dell’azienda Savno oggi è la più grande della Provincia e può contare su tre nuove sospensioni studiate per i mezzi che necessitano di riparazioni più o meno urgenti: i freni e le frizioni, come spiegano i meccanici Savno, sono il problema più grande degli ecomezzi dell’azienda e ora con le nuove pedane che sollevano i camion ad altezza uomo, possono venire cambiati e manutentati in comodità senza che gli uomini si debbano stendere a terra.
La vera novità però ha riguardato un progetto in fase di studio e progettazione da ormai due anni e che finalmente ha visto il suo completamento: si tratta di Uolli, il nuovo ecomezzo controllato da un’intelligenza artificiale che permette lo svuotamento dei bidoni in modo meccanico e senza l’intervento di un operatore tramite un braccio mobile.
Nello specifico, il braccio meccanico è governato da una rete neurale che opera tramite image processing, precisa a livelli millimetrali: attraverso una telecamera posizionata sul braccio, viene scattata una fotografia dell’area dei bidoni da svuotare e inviata a un monitor gestito da un operatore all’interno dell’ecomezzo: questo selezionerà quali svuotare e il robot si occuperà di tutto il resto.
Grazie a una ventosa e motori elettrici che in condizioni ideali sono capaci di sollevare un peso fino a circa 250 chili, il robot afferra un bidone alla volta, a mezz’aria ne pesa il quantitativo e poi lo svuota nel cassone. Per quanto riguarda i bidoncini dell’umido sarà necessario uno step ulteriore: dopo averlo sollevato e appoggiato a un supporto del camion, il braccio sblocca la maniglia di sicurezza e poi procede allo svuotamento.
Ogni dato registrato dal robot viene archiviato e analizzato per creare delle statistiche e verifiche sul peso medio sia dei bidoni sia del carico del mezzo.
“Sfruttando questa tecnologia i vantaggi sono numerosi sotto vari aspetti: prima di tutto salvaguardiamo la salute e il lavoro dei nostri operatori, che non dovranno più lavorare all’aperto con condizioni meteo avverse o con temperature sotto lo zero, in più non verranno più messi nella condizione di maneggiare sostanze potenzialmente contaminate e poco igieniche” spiega il presidente di Savno Giacomo De Luca.
L’operatore di fatto dovrà gestire tutto il processo direttamente dall’interno della cabina del mezzo che sta guidando, processo che durerà all’incirca sui 30-40 secondi per bidone, un minuto per quelli dell’umido.
“Ricordiamo che è un servizio innovativo a livello nazionale – dice il presidente del Cit Vallardi – l’intelligenza artificiale ci permette di fare passi avanti notevoli, di cui gioveranno cittadini e operatori Savno“.
“Tutto quello che si fa in Savno é un laboratorio di innovazione e oggi siamo davanti a un’eccellenza – commenta il presidente Zaia – il nuovo Uolli e i dati nazionali sulla raccolta differenziata indicano un importante cambiamento nella società che in altre parti non è avvenuto. Dobbiamo ricordare che l’ambiente non é una prerogativa di pochi ma deve essere di tutta la comunità”.
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