Ha 31 anni ed è al comando della Compagnia dei Carabinieri di Vittorio Veneto da qualche giorno. Quella del capitano Francesco Galante è la dimostrazione di come il sacrificio e la determinazione diano i propri frutti all’interno dell’Arma dei Carabinieri (qui l’articolo. Anche il suo predecessore a Vittorio Veneto, il maggiore Giuseppe Agresti, era arrivato giovane e ora è stato destinato a Foligno in provincia di Perugia.
“Ho iniziato l’Accademia di Modena a 19 anni – spiega il capitano – e poi ho frequentato la Scuola Ufficiali di Roma e ho conseguito la laurea in Giurisprudenza. Nel 2015 ho avuto il mio primo incarico come Comandante di Plotone presso il 5° Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna”, per poi proseguire nel 2017 al comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taormina.
Nel 2020 il Capitano Galante è stato assegnato al comando di Compagnia del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia” di Milano, per poi infine assumere, in questi giorni, quello della Compagnia vittoriese. Nelle sue varie esperienze ha vissuto in prima persona il G7 di Taormina dove “ho potuto concorrere alla sicurezza di questo evento”.
Lei è nel Vittoriese da qualche giorno, quale è la sua prima impressione di queste zone?
“È una bellissima realtà, dove insistono moltissime aziende e dove ci sono comunità molto legate al territorio e all’Arma dei Carabinieri. Io sono stato positivamente accolto sia dalle persone sia dalle amministrazioni locali che hanno dimostrato una grande vicinanza all’Arma. Sono più che contento di essere in un contesto come questo. Voglio continuare sullo stesso solco lasciato dal mio predecessore”. La città di Vittorio Veneto è nel cuore di ogni Italiano”.
Che opportunità le ha dato l’Arma dei Carabinieri?
“L’opportunità di farne parte come ufficiale è una piacevole sfida e una possibilità di essere vicino al cittadino in quella così importante e delicata della sicurezza intesa, però, in tutte le sue sfaccettature dalla tutela della persona alla rassicurazione mirata verso la popolazione. Permette di avere una responsabilità fin dai primi anni ed è una sfida che ho voluto raccogliere e che sono contento di onorare nel vittoriese”.
Concludendo, un appello ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera?
“Senza dubbio è una carriera che richiede molte energie e molti sacrifici, ma sono sicuro che restituisce molte soddisfazioni permettendo in prima persona di concorrere alla sicurezza e alla rassicurazione di una comunità”.
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