Dopo Bassano del Grappa, Vittorio Veneto è il secondo comune veneto a portare in consiglio comunale una mozione in cui si chiede l’abolizione della certificazione verde, il green pass, a partire dalla cessazione dello stato di emergenza.
A depositare la mozione sono stati il consigliere e presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio (Forza Italia) e il consigliere del gruppo Toni Miatto sindaco Gianni Varaschin. La mozione sarà discussa, quindi messa ai voti, nel consiglio comunale di giovedì 21 aprile.
“Con questa mozione Vittorio Veneto sarà il secondo comune del Veneto a pronunciarsi su una materia tanto delicata e importante per i cittadini e il Paese – afferma il proponente Santantonio -. Lo faremo dopo Bassano del Grappa, il cui consiglio comunale il 24 marzo ha approvato con 15 voti favorevoli del centrodestra e 9 contrari del centrosinistra la mozione con cui ha chiesto al Governo e al Parlamento di abrogare le certificazioni Covid-19 a seguito della cessazione dello stato di emergenza”.
La mozione, se approvata, darà mandato al sindaco e alla giunta di Vittorio Veneto di prendere in considerazione la problematica sollevata e di chiedere al Parlamento e al Governo l’abrogazione delle disposizioni sul green pass con la fine dello stato di emergenza.
“Con la mozione – prosegue il forzista – si chiede anche di intervenire legislativamente affinché l’utilizzo di tale strumento straordinario non sia ammesso in via ordinaria. Una richiesta quasi ovvia per uno Stato democratico, ma non così tanto in Italia, dove il Governo ha deciso di rendere eterno il lasciapassare, scollegandolo definitivamente dall’emergenza che lo ha generato e giustificato fino ad oggi. Con la cosiddetta “graduale dismissione” del green pass, il decreto legge 70 del 24 marzo 2022 prevede infatti di mantenere in vita per tre anni la certificazione, che quindi potrà in futuro essere riportata in vita anche per altre esigenze, compromettendo definitivamente l’equilibrio del rapporto tra Stato e suoi abitanti“.
(Foto: web).
#Qdpnews.it