Tre capigruppo di minoranza sollecitano l’amministrazione, attraverso una mozione, ad attivarsi “per scongiurare la sospensione dell’attività dell’Università per la formazione permanente Ippolito Pinto”, i cui vertici a maggio hanno fatto suonare un campanello d’allarme relativamente al prosieguo delle meritorie attività.
I consiglieri comunali Giulio De Antoni, Alessandro De Bastiani e Marco Dus hanno chiesto al presidente dell’assemblea, Paolo Santantonio, di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare una mozione tesa ad approvare un atto di indirizzo (per la Giunta) “per affrontare le problematiche che potrebbero portare alla sospensione dell’attività dell’Università per la formazione continua di Vittorio Veneto”.
Dopo le premesse, tese in buona parte a ricordare la storia e la mission dell’Università “Pinto”, che “attualmente coinvolge circa 200 allievi, 45 insegnanti e 8 volontari nei ruoli organici e svolge annualmente 150 ore di lezione nella sala conferenze della biblioteca civica e 1120 ore di lezione/laboratorio in un’aula della Rotonda di Villa Papadopoli”, i tre firmatari prendono atto che “da un comunicato diramato nei giorni scorsi si apprende che “Sono venute meno le condizioni per poter continuare con la stessa determinazione che ci ha sostenuto in passato. Il Consiglio direttivo e l’Assemblea dei soci dovranno valutare attentamente gli sviluppi futuri. In tale ambito potrebbe essere decisa una pausa di riflessione che possa consentire lo sviluppo di nuovi stimoli e la risoluzione della precarietà””.
Secondo De Antoni, De Bastiani e Dus “è intuibile che questo potrebbe essere un annuncio di cessazione dell’attività dell’Università anche definitivo”, e pertanto chiedono al Consiglio comunale di deliberare “di invitare la giunta affinché si attivi al più presto per un confronto con il Consiglio direttivo dell’Università per la formazione continua di Vittorio Veneto per affrontare e risolvere le problematiche che hanno portato alla decisione di sospensione delle attività” e che “la giunta valuti la possibilità di contribuire anche economicamente alla gestione dell’Università attingendo all’avanzo di bilancio recentemente certificato”.
In attesa che la mozione venga esaminata in consiglio comunale, il sindaco Antonio Miatto commenta: “Per l’Università Pinto, come per le altre associazioni che lavorano bene e hanno esigenze specifiche, siamo sempre presenti e disponibili a fare quello che è nelle possibilità del Comune. Attingere all’avanzo di bilancio? Le forme di aiuto alle associazioni da parte dell’amministrazione sono già pianificate, bisogna in ogni caso agire con i dovuti modi”.
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