I fatti di cronaca accaduti in città – l’ultimo, in ordine di tempo, ha riguardato la tentata rapina ai danni di un 54enne – a Vittorio Veneto hanno scatenato il dibattito politico.
A dare fuoco alle polveri è stato il gruppo di opposizione “La persona al centro – Gianluca Posocco sindaco”, coalizione che alle passate elezioni aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Gianluca Posocco, il quale ha espresso una certa preoccupazione “per il crescente tasso di criminalità che affligge la città”.
Sulla questione il consigliere di minoranza ha chiesto un’azione forte da parte della prima cittadina, dimostrandosi critico sull’atteggiamento assunto dall’amministrazione in questo momento così complesso.
“Queste problematiche erano già evidenti quando facevo parte dell’amministrazione Miatto – la premessa del consigliere -. Avevamo ideato un ambizioso progetto di videosorveglianza, che oggi si rivela più necessario che mai, alla luce dei fatti. È sconfortante vedere come il progetto, che allora fu criticato, venga ora vantato dalle attuali liste di maggioranza e proposto come un’iniziativa originale”.
Posocco ha quindi evidenziato quanto la situazione si sia aggravata.
“I cittadini sono le vittime e la responsabilità ricade sulle istituzioni e sul sindaco. Non basta inviare operatori di strada per parlare con le persone: la microcriminalità sta evolvendo in qualcosa di ben più grave – ha osservato – Mi aspetto che il sindaco abbia già coinvolto il prefetto e collaborato con le Forze dell’Ordine. Siamo anche noi convinti della necessità di attuare anche politiche di strada preventive, rivolte ai giovani in situazioni di disagio, con dei professionisti adeguati. Ma devono essere attivati dei progetti seri e articolati, che non devono avere una funzione educativa e preventiva, ma anche di monitoraggio delle situazioni a rischio”.
In sostanza, il gruppo di minoranza ha chiesto un intervento diretto da parte dell’amministrazione.
“Proponiamo l’invito del prefetto in consiglio comunale, per spiegare la situazione e discutere le difficoltà nel fermare e gestire questi individui – si conclude così la nota -. È essenziale che il sindaco si attivi, come previsto dal decreto-legge 92/2008, che assegna poteri specifici per garantire la sicurezza pubblica”.
“L’intervento del sindaco è stato davvero molto tiepido in questa situazione – ha affermato -. Quello che sta accadendo è qualcosa di più grave di un caso isolato che coinvolge un balordo. Se sei sindaco, fai il sindaco e dimostra di avere la situazione sotto controllo”.
Posocco ha ammesso che le leggi, al momento, sono “troppo permissive” ma, a suo dire, il primo cittadino dovrebbe prendere coscienza che la “situazione sta degenerando e i cittadini non si sentono sicuri. Di conseguenza, la città è deserta”.
“So che non è un momento facile, ma il sindaco deve parlare in modo serio con il prefetto – ha rimarcato – Al momento non abbiamo avuto degli incontri con la maggioranza e vogliamo capire come il sindaco intenda muoversi, che ci dia un segnale”.
“I problemi c’erano anche prima, poi il Covid ha calmierato tutto e quei problemi sono in seguito riemersi e si sono ingigantiti – ha spiegato – Noi non siamo qui solo per criticare, ma presenteremo al prossimo consiglio delle interpellanze sul tema, sia a risposta scritta che a risposta orale”.
Posocco ha quindi menzionato il caso dell’interrogazione presentata durante l’amministrazione Miatto dagli allora consiglieri Mirella Balliana (oggi sindaco di Vittorio Veneto) e Alessandro De Bastiani (attualmente presidente del consiglio comunale). Un’interrogazione che, di fronte all’annuncio del progetto di un nuovo sistema di videosorveglianza da parte dell’amministrazione, chiedeva “meno telecamere e più promozione turistica”.
Intanto, Balliana è stata ricevuta ieri dal Prefetto di Treviso Angelo Sidoti a margine del tavolo per il monitoraggio dei senza fissa dimora. Durante l’incontro, è emerso fin dalle prime battute la forte preoccupazione per l’episodio di delinquenza dell’altra sera, quando delle persone a volto coperto hanno rapinato un uomo intorno alle 20, in via Buonarroti (zona Stadio Barison), mentre scendeva dall’auto per entrare in casa.
Il Prefetto convocherà la settimana prossima il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, con lo scopo di coinvolgere anche i comuni limitrofi in una strategia condivisa di prevenzione, presidio, controllo e repressione degli episodi di criminalità che hanno visto un’impennata nell’ultimo periodo.
“Ringrazio il Prefetto per avermi accolta così prontamente in merito anche all’evento criminoso dell’altra sera – afferma Balliana -. Nel territorio di Vittorio Veneto stiamo assistendo a diversi tipi di degrado e di criminalità, di cui le forze dell’ordine riescono ad avere evidenza solo quando c’è una segnalazione o una denuncia. Il bighellonaggio è diverso dalla rapina, così come il furto con scasso è diverso dal borseggiatore: sono atti che denotano il bisogno di intervenire su più fronti, dalla prevenzione fino alla repressione mirata e al recupero delle persone” sottolinea Balliana, che si è confrontata anche con il collega sindaco di Treviso Mario Conte: entrambi concordano sul fatto che sono necessarie maggiori forze dell’ordine sul territorio, che supportino la già intensa attività della Polizia Locale, ottenibili con una richiesta specifica al Ministero unitamente a tutti i Comuni veneti.
La prima cittadina ha anche sentito al telefono la vittima dell’aggressione, per sincerarsi della sua condizione morale, oltre che fisica, ed esprimere la piena solidarietà da parte dell’Amministrazione.
Barbara De Nardi, assessore agli affari istituzionali e legali, interviene: “Esprimo tutta la mia solidarietà alla vittima: abito nella medesima via e, appena sentite le urla, sono rapidamente scesa in strada e ho assistito ai primi momenti concitati seguiti all’aggressione. Siamo tutti scossi di fronte all’accaduto, assolutamente anomalo per la nostra città: ora le forze dell’ordine faranno le opportune verifiche per capire le dinamiche. Ci auguriamo che gli autori del reato siano individuati al più presto e ci affidiamo alla Magistratura perché la definizione del procedimento giunga in tempi rapidi. Da parte mia, come Assessore, mi unisco al Sindaco nel confermare che stiamo attuando tutte le misure possibili, nei limiti delle nostre facoltà di Amministrazione Comunale, per contrastare il dilagare di questi episodi. Attendiamo fiduciosi anche la ormai prossima implementazione del sistema di videosorveglianza, che permetterà una capillare mappatura degli spostamenti dei veicoli non solo a Vittorio Veneto ma anche nei Comuni limitrofi. Sul tema della sicurezza, ora più che mai, serve uno sforzo coordinato e congiunto di tutte le istituzioni coinvolte: da quelle locali a quelle statali”.
(Autore: Arianna Ceschin)
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