Don Matteo, il prete dei LEGO, mette… in mostra la sua passione: “Inventiva e manualità, ma anche robotica”

A Carpesica di Vittorio Veneto in queste settimane di luglio c’è un luogo curioso e speciale, tutto a base di LEGO, il mitico marchio dei giocattoli a mattoncini. Un elogio alla creatività e alla manualità, unite a una fine capacità di astrazione e inventiva.

Si trova nei locali della parrocchia che ospitano la terza edizione di “San Daniele Brick”, una mostra di set, moc – “my own creation”, espressione con la quale si indicano le costruzioni di propria fantasia nel mondo LEGO – e diorami costruiti, appunto, in mattoncini.

Primo promotore, il parroco: don Matteo D’Arsiè, 39 anni, alla guida di Carpesica, Cozzuolo, Formeniga e di recente nominato anche per la comunità di San Giacomo di Veglia, è salito di recente anche agli onori della cronaca nazionale per l’originalità della sua iniziativa.

Negli spazi della mostra si aggira con i visitatori tra le esposizioni, raccontandone storia, versioni e meccanismi. Ha una parola per descrivere tutti i modelli, di cui sa a memoria ogni dettaglio e particolare. Racconta con precisione il fascino delle costruzioni e di tutto quel mondo che si muove attorno ai LEGO, in continua e sorprendente crescita, facendo innamorare di questi giochi anche coloro che vi si avvicinano per la prima volta.

La sua è una passione incredibile, che definisce “atavica”: “Ho ricevuto il primo regalo di Lego a un anno di vita – afferma don Matteo – e da allora non ho mai smesso di coltivare questo amore genuino, costruendo, inventando e proponendo vari tipi di set”. In passato ha partecipato come tester alla piattaforma LegoLabs, classificandosi anche al terzo posto assoluto nella Challenge proposta dal sito, ed è pure membro attivo – sebbene al momento senza progetti – su LegoIdeas.

Risale ad alcuni anni fa l’idea con l’amico Carlo Fadel, di Oderzo, consolidato espositore, per realizzare una manifestazione che raccogliesse i manufatti di tanti appassionati, non solo della zona. E così nei tre primi weekend di luglio – venerdì compresi – in occasione della festa patronale del paese – San Daniele, da cui appunto il nome dell’evento – Carpesica accoglie una vasta collezione di opere, “con lo scopo di far appassionare grandi e piccoli ad un modo di giocare che possa stimolare inventiva e creatività”. Il ricavato delle offerte, al netto delle spese, va tutto in beneficenza.

Manualità e concretezza, ma non solo: “I LEGO si applicano bene anche alle nuove tecnologie e al mondo della robotica”. Proprio don Matteo è autore della costruzione di un robot Lego, manufatto della linea Mindstorms e parte della collezione a Carpesica, che risolve il fantomatico cubo di Rubik “attraverso quattro motori, un sensore ultrasuoni e una telecamera di lettura dei colori”.

I creatori dei set hanno dai 10 ai 70 anni: la maggior parte di loro sono espressione del territorio, ma alcuni provengono anche da altri luoghi della regione. Tempi e modalità di costruzione variano da opera a opera: “Le più impegnative richiedono anche due mesi di lavoro”, spiega don D’Arsiè.

“Quest’anno – precisa il parroco -, visto il successo delle precedenti edizioni, abbiamo pensato di arricchire e diversificare l’offerta, non limitandola più ad una semplice mostra di LEGO, ma integrandola con altri tipi di esposizione e rendendola più interattiva. Ad esempio, una parte degli oggetti esposti cambia ogni settimana”.

“Abbiamo voluto coinvolgere anche le realtà del territorio – aggiunge -, con la proposta dei giochi della Ludobussola di Spazio Verdeblù di Conegliano, dell’Associazione Ludica Ludus in Tabula (ALLIT) di Vittorio Veneto e infine con il gioco per tutte le età con i viandanti di ruolo”. 

“È stata pure aggiunta un’area con dello sfuso – conclude don Matteo – dove i mini costruttori si cimentano con la realizzazione delle loro opere, che sono esposte per tutta la giornata di domenica 14 luglio in un’area riservata. Nel corso della prossima settimana apriremo anche un concorso per i bambini”.

(Autore: Beatrice Zabotti).
(Foto e video a cura di: Matteo De Noni).

(Articolo, foto e video di proprietà di: Dplay Srl riproduzione riservata)
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