Balliana lavora alla giunta, il centrodestra si interroga. Santantonio (FI): “Errori nella sala comando dei nostri generali”

La prima donna sindaco della città, Mirella Balliana, ha perfezionato nei giorni scorsi il passaggio di consegne con il suo predecessore Antonio Miatto. Una chiacchierata – molto cordiale, da quanto si è appreso – per fare il punto sulla situazione finanziaria dell’ente e i lavori pubblici in fieri, dopodiché Balliana ha subito iniziato il lavoro che porterà alla composizione della giunta e alla sua presentazione nel primo consiglio comunale del mandato 2024-2029, da convocare entro metà luglio.

Tra i primi nomi papabili per l’amministrazione Balliana ci sono quelli di due consiglieri comunali uscenti, Giulio De Antoni di Progetto Vittorio Futura e Marco Dus del Pd. Servirà almeno un’altra “quota rosa”, per la quale sembra favorita Barbara De Nardi dei Dem, grazie alle 177 preferenze personali ottenute al primo turno.

Come nello sport, anche nella politica sembra valere il detto “chi vince festeggia, chi perde spiega“. Questa la riflessione di Paolo Santantonio, tra i principali esponenti di Forza Italia in città al punto da avere raccolto 213 preferenze l’8 e il 9 giugno, insufficienti – all’esito del ballottaggio – per fare parte anche della nuova assise.

“Dieci anni di presenza in consiglio comunale. Cinque all’opposizione di una giunta Pd e cinque in maggioranza con una giunta a pressoché totale guida leghista. E’ il bilancio della mia attività amministrativa sotto la bandiera di FI – ripercorre Santantonio -. Dieci anni di impegno che, come dimostra anche il risultato elettorale del primo turno, ho onorato sul campo anche in questa campagna elettorale assieme ai candidati della nostra lista. Da capolista mi sono speso al massimo per la nostra bandiera, la nostra squadra, la nostra città. E la nostra piccola battaglia l’abbiamo condotta con determinazione. A mancare è stata la “visione e percezione” della situazione vittoriese nella sala comando da parte dei nostri generali forzisti, a tutti i livelli: una visione e percezione lontane dal campo di battaglia, dai suoi problemi e dalle sue esigenze, e probabilmente attenta anche ad altre strategie”.

Quali? “Di fronte alla fratricida lotta politica e personale interna al leghismo vittoriese, la loro più grave responsabilità – sostiene Santantonio – è stata quella di schierarsi passivamente  senza se e senza ma al fianco di una delle parti in lotta, rinunciando al ruolo di iniziativa politica e di mediazione che FI avrebbe avuto il dovere di assumere, nell’interesse dell’elettorato di centrodestra e della città. E che FI avrebbe potuto e dovuto esercitare all’interno del centrodestra vittoriese per tentare di riportarlo a una capacità propositiva propria di un’area politica che a Vittorio Veneto resta comunque accreditata di un abbondante 50% degli elettori che si sono espressi al primo turno. Prendo atto che ciò non è avvenuto. Ora, tutti noi moderati del centrodestra vittoriese abbiamo il dovere di una seria e operosa pausa di riflessione per una ripartenza che, se e quando avverrà, dovrà avvenire necessariamente ripartendo da zero e lasciando alle spalle ogni sterile personalismo e ogni aspettativa di rivincita personale. Io la mia riflessione la sto facendo. Spero la facciano anche altri. Grazie a tutti coloro che, con me, sono stati sul campo di battaglia. E un grazie di cuore agli oltre 800 vittoriesi che ci hanno sostenuto con il loro voto”.

Ed è “work in progress” anche in campo civico. Carlo Casagrande, coordinatore regionale di Rete Civica Veneta e con un occhio già alle prossime elezioni regionali, annuncia: “La Rete Civica per Vittorio Veneto, ringraziando gli elettori che da circa vent’anni ripongono il loro voto nella lista civica espressione moderata e popolare, annunciano l’assemblea del 4 settembre a Vittorio Veneto al fine di ripartire dopo le ferie con impegno per le prossime elezioni regionali e anticipando fino ad ora la collaborazione al prossimo evento pubblico che si terrà a Padova a fine settembre su tematiche di interesse regionali. La Rete civica per Vittorio Veneto, caratterizzata dalla partecipazione di esponenti del mondo del lavoro, dell’impresa, del sociale e dei consumatori, della cultura, di associazioni, gruppi, movimenti che operano tutti i giorni con passione, impegno e competenza a stretto contatto con i cittadini e le comunità locali, organizzerà e parteciperà in rete alle prossime elezioni regionali con altre liste civiche di cui la nostra regione è particolarmente ricca.

Convinti della necessità di una politica capace di essere davvero vicina ai cittadini, la volontà della Rete Civica – conclude Casagrande – è sempre stata quella di comprendere le esigenze dei cittadini e valorizzare le potenzialità civili del territorio attraverso la buona amministrazione degli enti locali”.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati