Lo sviluppo e le prospettive del settore economico, turistico e alberghiero dell’Alta Marca trevigiana passano anche dalla Città della Vittoria, come la formazione qualificata di un istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione.
Al microfono del Quotidiano del Piave Letizia Cavallini, dirigente scolastico dell’Istituto “Alfredo Beltrame” di Vittorio Veneto.
Una conversazione sullo stato dell’arte della scuola italiana a partire da una riflessione sulla forbice che separa le competenze degli alunni in uscita e le richieste concrete del mondo del lavoro.
“Il livello occupazionale dei ragazzi che frequentano il Beltrame è molto elevato – spiega la preside Cavallini – e la richiesta delle figure che formiamo è maggiore rispetto all’offerta che possiamo produrre. Questo perchè siamo riconosciuti come Istituto di eccellenza e ci configuriamo tra le scuole territoriali d’innovazione in un continuo percorso verso nuove competenze”.
Poi il passaggio sull’incarico di dirigente scolastico e su quello che significa.
“Rappresentare l’istituto – prosegue Letizia Cavallini – intitolato ad Alfredo Beltrame, un uomo che ha portato la cultura dell’enogastronomia trevigiana nel mondo, è un grande impegno, una passione e una sfida”.
“Da noi – aggiunge la dirigente – quando si raggiunge un risultato, subito si alza l’asticella per raggiungere un altro. Un merito condiviso con un corpo docente appassionato a cui devo l’evoluzione dei tanti nostri progetti didattici. Accompagnare l’Istituto in un percorso d’innovazione legato al territorio è forse oggi l’obbiettivo più importante”.
Ma cosa serve ai ragazzi di oggi per spiccare il volo nella sfera professionale dopo gli studi?
“I ragazzi sono come menti d’opera – sottolinea la preside Cavallini – non basta il saper fare. Affronteranno il mondo della complessità dove dovranno saper risolvere problemi e sviluppare uno spirito imprenditoriale: serve applicazione, fatica e studio”.
In chiusura uno sguardo al territorio e al suo paesaggio riconosciuto Patrimonio dell’umanità, con un appello agli studenti.
“The Land of Venice – evidenzia la dirigente – ovvero il nostro territorio, è un posto magico che coniuga cultura, arte ed enogastronomia. Per conoscere e promuovere le sue tipicità, e apprezzarne le differenze, bisogna essere preparati”.
“Spero che i valori appresi in questa scuola – conclude Letizia Cavallini – restino nei nostri ragazzi una volta entrati nel mondo della professione: il profitto non può essere l’unico ideale, per valorizzare un territorio servono scelte di qualità che diventino volano di crescita economica per l’intero territorio”.
(Fonte: Gianluca Renosto © Qdpnews.it).
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