Il divieto di utilizzo dell’acqua per fini alimentari della rete dell’acquedotto di Vittorio Veneto permane su tutto il territorio comunale. L’ordinanza a firma della sindaca Mirella Balliana è stata emanata in via prudenziale ieri mercoledì, su indicazione dell’Ulss 2 Marca trevigiana, al fine di tutelare la salute pubblica.
“Ogni evoluzione – fanno sapere dal municipio di piazza del Popolo – sarà prontamente comunicata attraverso i canali istituzionali del Comune”.
Balliana spiega: “Dalle prime analisi, la potabilità dell’acqua non sarebbe stata compromessa, tuttavia, sentita l’Ulss n.2, in via prudenziale, ho firmato l’ordinanza di divieto d’uso dell’acqua potabile a scopo alimentare. L’acqua può comunque essere utilizzata ai fini alimentari se sottoposta preventivamente a bollitura per 15 minuti. La situazione è costantemente monitorata dai tecnici di Piave Servizi e dall’Ulss 2 e dagli uffici comunali. Ogni evoluzione sarà prontamente comunicata”.
Per quanto riguarda i Comuni limitrofi, la sindaca di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza ha diffuso una comunicazione alla cittadinanza per informare i suoi concittadini e quelli di Colle Umberto che “gli enti competenti stanno effettuando monitoraggi e ulteriori verifiche sulla qualità dell’acqua. Ad oggi NON sono state rilevate criticità che richiedano provvedimenti riguardo l’uso dell’acqua. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della situazione, anche in base all’evoluzione delle condizioni meteo”.
Su tutto il Vittoriese anche questa mattina il tempo è stato perturbato. Le previsioni parlano tuttavia di un miglioramento nelle prossime ore.
Anche a Cordignano vige il divieto con decorrenza immediata, su tutto il territorio comunale e fino a revoca del presente provvedimento, dell’utilizzo di acqua erogata dalla rete dell’acquedotto per fini alimentari. “E’ tuttavia ammesso l’uso alimentare dell’acqua se la stessa sia stata fatta preventivamente bollire per almeno 15 minuti” precisano dal Comune.
Oggi pomeriggio il gestore del servizio idrico integrato Piave Servizi, via social, ha informato che ” in coordinamento con gli enti competenti (Comuni e Ulss) sta monitorando l’acqua erogata per il fenomeno di torbidità occorso alle sorgenti della Val Lapisina dovuto alle ingenti precipitazioni in atto da diversi giorni.
Il fenomeno è presente nei Comuni del comprensorio nord (in particolare Cappella Maggiore, Colle Umberto, Sarmede, Godega, Orsago, Gaiarine, San Fior, San Vendemiano) con segnalazioni non paragonabili in quantità a quanto occorso ieri a Vittorio Veneto.
Ad ora non sono state rilevate criticità tali in rete da attuare provvedimenti restrittivi degli usi dell’acqua pari a quanto preso per il Comune di Vittorio Veneto che è alimentato da una fonte dedicata”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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