Vidor: liberati per un problema procedurale, il Gip dispone ancora l’incarcerazione dei pusher di via Capitello

Erano stati scarcerati per un problema procedurale, ma i carabinieri sono tornati a stringere le manette ai polsi di E.P., 24enne di Pieve di Cadore (Belluno), e del compagno albanese V.S., 28 anni, che il 29 novembre scorso erano stati arrestati con l’accusa di aver trasformato un capannone in una serra per coltivare marijuana.

Il sostituto procuratore Barbara Sabattini ha infatti chiesto e ottenuto dal gip Gianluigi Zulian l’applicazione di una misura cautelare e i due sono finiti in cella. Ieri mattina, in tribunale a Treviso, i due assistiti dell’avvocato Luigi Rota sono comparsi davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Hanno deciso di parlare ammettendo: “La nostra è un’attività imprenditoriale”, hanno spiegato al giudice chiedendo la detenzione domiciliare.

Per i due si tratta di una dura accusa, sulla quale pesa anche l’aggravante della recidiva infraquinquennale: nel 2017, infatti, sono stati condannati in tribunale a Belluno rispettivamente a 10 mesi e 1 anno e 10 mesi per analoghe accuse.

A Vidor i due avevano preso in comodato gratuito un capannone in via Capitello.

Dopo aver oscurato i vetri, avevano allestito una serra dove i carabinieri hanno trovato 88 piante e tutto l’occorrente per la coltivazione, con semi, fertilizzanti, sistema di irrigazione, lampade per favorire la maturazione. Sequestrati anche 3 chilogrammi e mezzo di marijuana in fase di essicazione (nella foto), per un valore di circa 15 mila euro.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts