“Tumefazione all’occhio e ferita all’addome”: l’autopsia farà luce sulla morte di Alex

I Vigili del fuoco durante le operazioni di recupero della salma di Alex

Una tumefazione all’occhio e una ferita all’addome che da un primo esame esterno, svolto ieri subito dopo il recupero della salma di Alex Marangon, sarebbero riconducibili al trascinamento dell’acqua lungo il fiume Piave.

Ma gli investigatori vogliono vederci chiaro ed escludere qualsiasi scenario, anche quello dell’omicidio, e per questo motivo in mattinata, all’obitorio di Montebelluna, si è svolto un altro esame esterno e nei prossimi giorni al dottor Alberto Furlanetto verrà conferito l’incarico per l’autopsia. Solo l’esame autoptico, che molto probabilmente dovrebbe svolgersi tra il 5 e il 6 luglio, chiarirà le cause della morte del barista di Marcon.

I Carabinieri stanno anche cercando di ricostruire le ultime ore di quella notte tra sabato e domenica in cui Alex sarebbe stato visto allontanarsi dall’abbazia di Vidor in cui era in corso una festa privata. Fondamentale saranno anche i risultati degli accertamenti che l’Arma sta facendo sul cellulare del giovane, dove potrebbero essere presenti messaggi o chiamate utili a chiarire la dinamica della morte. Sono stati sentiti dai militari anche alcuni ragazzi che hanno partecipato alla festa privata.

Quello che sembra emergere riguardo alla festa è che si sia trattato di un incontro “sereno” a cui Alex avrebbe partecipato senza i suoi amici più stretti, ma con un gruppo di persone accumunate dalla stessa passione per la spiritualità. Sono stati gli stessi partecipanti, non vedendolo più, a cercarlo e a lanciare l’allarme ai Carabinieri per la sua scomparsa, attorno alle 7 di domenica.

Da quel momento è stato imponente il dispiegamento dei soccorsi disposti dalla Prefettura di Treviso, che hanno visto anche la presenza dei volontari di Protezione civile oltre che dell’elicottero dei Vigili del Fuoco che nel pomeriggio di ieri ha individuato il corpo del giovane “arenato” in un isolotto del Piave a circa 4 chilometri dall’abbazia di Vidor. 

(Foto: Vigili del fuoco)
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