Testacoda e sgommate al Motor Acrobatic Show di Vidor: la guida degli stuntman tra fiamme e applausi

 

Adrenalina alle stelle proprio come in un film d’azione, ieri sera, mercoledì 12 agosto, a Vidor, tra testacoda e derapate mozzafiato: si è svolta così una nuova edizione del motor show itinerante che aveva già fatto tappa in paese negli anni scorsi e che ancora una volta ha entusiasmato gli spettatori, vicini ma sicuri, dietro alle barricate, i quali hanno potuto apprezzare le acrobazie su due e quattro ruote di un team di stuntman che custodisce una capacità di guida ai limiti dell’estremo.

Lo spettacolo, organizzato e promosso dall’agenzia Lenny Alvarez, si ispira al concetto della “scuola di Polizia” e in parte svela le capacità al volante di quei guidatori che vediamo poi trasformati nei protagonisti della televisione e del cinema d’azione. Si tratta di “attori” e atleti che non si notano quasi mai nel prodotto finale, ma che fanno parte del backstage che una scena d’azione inevitabilmente richiede.

Una gamma di veicoli, quella del team guidato da Ivan Furno, che pone sul podio i motori tedeschi degli anni novanta e dei primi anni duemila: Bmw serie 3, serie 5 e serie 7, carrozzeria, centralina, motore e scocca, rinforzati in modo da rendere le auto talmente precise da poter parcheggiare in testacoda con un unico preciso movimento. Modelli, questi, che hanno una forte componente meccanica e sulle quali l’elettronica e i confort di guida non intralciano la relazione uomo-macchina, che deve essere stretta per far sì che tutto funzioni correttamente.

Nello spettacolo, che ha anche divertito il pubblico con delle gag introdotti dal presentatore, Larry, sono state introdotte varie tipologie di discipline: dall’inclinare l’auto su due ruote, con sorpassi, parcheggi e persino interazioni con il pubblico, al classico drift, ovvero la derapata, associata a un parcheggio stretto o a un movimento sincronizzato con altre auto, fino al burnout, in cui tutta la potenza dell’auto viene utilizzata per farla sgommare sul posto.

Anche sulle due ruote, un giovanissimo atleta in sella a una Monster si è esibito mostrando la sua disinvoltura nel muoversi sulla sella senza mai fermare la moto, impennando su una ruota sola attorno a due giovani volontarie e derapando fino quasi a toccare il suolo con le ginocchia. In uno degli ultimi numeri, uno stuntman è stato legato con una corda dietro a un’Alfa Romeo 147 e trascinato attraverso un muro di fuoco.

Per gli atleti, come confidano nell’intervista durante l’intervallo, si tratta di una passione e di una conoscenza che hanno ereditato da una famiglia che da sempre vive a metà tra i motori e lo spettacolo.

Pare tuttavia esserci un lungo percorso da affrontare per diventare uno stuntman, che è fatto soprattutto di tentativi più che di successi. “La preparazione deriva dall’esperienza e, senza alcun trucco, i nostri stuntman sanno oggi calcolare misure, peso e distanze dell’auto” affermano infatti.

È bene ricordare che durante lo spettacolo è stato più volte ricordato al pubblico di non tentare a casa o sulle strade di replicare gli stessi numeri, che potranno essere goduti nuovamente nelle prossime settimane in altre località del trevigiano.

 

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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