Mercoledì 10 luglio, Sabrina e Luca, i genitori di Alex Marangon, il 25enne di Marcon trovato morto martedì 2 luglio sul greto del fiume Piave a Ciano del Montello, sono tornati a parlare in televisione.
Lo hanno fatto ancora una volta ai microfoni del programma televisivo di Rai 3 “Chi l’ha visto?“.
Mamma Sabrina ha spiegato che il figlio si definiva “uno spirito libero che vuole vivere appieno le cose del mondo”.
Nel servizio della giornalista Veronica Briganti viene spiegato che Alex aveva accettato l’invito, che gli era arrivato in una chat di Telegram, a partecipare ad un particolare rito, “Il Sol de Putumayo“.
Si trattava di un rituale di cura con la forza della foresta e un ospite speciale: lo sciamano musicista Jhonny Benavides.
“Il rito – racconta la giornalista durante la trasmissione – ha un valore: 230 a notte, 400 per due notti. I partecipanti possono essere al massimo 20 e Alex Marangon è uno di loro”.
“‘Vado via’ mi fa – ricorda la madre di Alex durante l’intervista -. ‘Non preoccuparti!‘, io ero sempre preoccupata. Mi ha abbracciato e mi fa: ‘Ci vediamo domenica sera. Ho voglia di mangiare una pizza, è tanto che non la mangio. Non preoccuparti, ci vediamo’. Gli faccio: ‘Ma con chi vai?’. Mi risponde: ‘Passo per Mestre a prendere dei ragazzi’. ‘Ma li conosci?’ ‘Sì’. Due li ha conosciuti l’altra volta che è andato a questa cerimonia e uno è nuovo”.
Nel racconto della giornalista di “Chi l’ha visto?” si spiega che Alex dà un passaggio a tre ragazzi che incontra a Mestre e con la macchina raggiungono l’Abbazia di Santa Bona a Vidor per andare ad un raduno con l’obiettivo di meditare e purificare corpo e anima.
“Le cose – spiega la giornalista durante la trasmissione -, però, non vanno come da programma. Sono le 6 del mattino di domenica 29 giugno quando il proprietario dell’Abbazia, il conte Giulio Da Sacco, chiama i Carabinieri. Durante la notte Alex è scomparso”.
“Sono sceso immediatamente – racconta il conte Da Sacco a ‘Chi l’ha visto?’ – e sono andato a controllare tutto il perimetro per cercare di capire se vedevo qualche segno particolare. Quando non ho visto niente, ho riunito tutti e ho detto che era il momento di chiamare la polizia, cosa che ho fatto prontamente”.
La giornalista di “Chi l’ha visto?” ha spiegato che, secondo una testimonianza di una persona che avrebbe dovuto partecipare all’evento, la cerimonia alla quale ha partecipato Alex sarebbe un “rito sciamanico di purificazione” che prevede l’uso di erbe dell’Amazzonia che provocano forti allucinazioni.
“Per questo – spiega la giornalista – il rito necessita la presenza di uno sciamano “curandero” che segua le persone in tutte le fasi della cerimonia: in questo caso lo sciamano è Jhonny Benavides.
“Ma quella notte – continua il racconto della giornalista – accade qualcosa di strano. Durante la cerimonia, intorno alle 3, Alex avrebbe avuto bisogno di aria. Per questo si sarebbe allontanato dal gruppo. Andrea Zu, uno dei musicisti che hanno organizzato il rito all’Abbazia, lo racconta ai familiari di Alex che cercano disperatamente di capire cosa sia successo al loro ragazzo”.
“Ad un certo punto Alex ha detto qualcosa ma non so cosa, però so che aveva bisogno di sostegno. Deve essere successo che Alex si è alzato e ha cominciato a correre in quella direzione che è quella del belvedere e, siccome è buio, nessuno ha capito dove ca… è finito Alex”: si ascolta nella registrazione delle parole di Zu proposta durante la puntata di “Chi l’ha visto?”.
“Secondo questo racconto – è stato detto dalla giornalista -, Alex si sarebbe diretto verso la terrazza del belvedere che dà sul Piave per poi scomparire. Alex si è davvero buttato da qui?”.
“Da quando è successa questa cosa – si sente in un’altra registrazione della conversazione di Zu con la sorella di Alex effettuata ancora nei giorni della scomparsa e fatta ascoltare durante la puntata di ‘Chi l’ha visto?’ -, tutti abbiamo fatto il più possibile per cercare tuo fratello. La versione, purtroppo la più ovvia, che è la più brutta di tutte, è che Alex abbia fatto veramente un tuffo gigante dal belvedere”.
La giornalista di “Chi l’ha visto?” ha detto che sotto la terrazza, però, c’è una vegetazione molto fitta ed è difficile precipitare giù nel Piave senza rimanere impigliati tra i rami.
“L’unica testimonianza che ho avuto io tra tutti – si sente ancora nella registrazione – è: ‘Ho sentito un grido e un tonfo, ma il tonfo non era di acqua. E tra il grido e il tonfo non c’era spazio per una caduta in acqua’. Da lì abbiamo cominciato a guardare negli alberi, sui rami. Per quanto riguarda malefatte su Alex, sono qua a dirvi con grande sincerità che non è stato fatto nessun male ad Alex né prima né dopo”.
Dalle parole di Zu, quindi, nessuno dei partecipanti alla cerimonia avrebbe fatto del male ad Alex.
Le persone presenti all’Abbazia di Santa Bona lo avrebbero invece cercato tutta la notte al buio, senza essere riusciti a trovarlo.
“Parlando con un sommozzatore – ha detto mamma Sabrina durante la trasmissione -, che è venuto il primo giorno, ci ha detto chiaramente in faccia che, secondo lui, da lì (dalla terrazza) non poteva assolutamente essere sceso né scivolato. Se fosse sceso da lì, alla fine ci sono delle cannette che si sarebbero rotte. Il sommozzatore ha escluso che Alex fosse sceso da lì”.
In trasmissione mamma Sabrina ha raccontato che, mentre si stava ancora cercando Alex, uno dei partecipanti alla cerimonia le avrebbe detto “Andiamo a suonare per lui (in chiesa) che ora è in pace”.
Dalle prime risultanze della consulenza medico legale che ha disposto la procura, si evince la presenza di diverse lesioni eterodirette (causate da qualcun altro) sul corpo di Alex, una delle quali anche da sola mortale.
Al momento c’è un procedimento aperto per omicidio e i genitori del 25enne si aspettano che il figlio ottenga giustizia quanto prima.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata – foto scattate in occasione di un evento in cui l’Abbazia è stata aperta al pubblico – fermo immagine della puntata del 10 luglio 2024 di ‘Chi l’ha visto?)
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