Il cigno è da sempre il simbolo e il marchio dell’azienda locale Vidori Servizi Ambientali che ha sede a Vidor. Ed è così che ora la storica attività di via Tittoni, che opera da 40 anni nel settore della tutela dell’ambiente con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti industriali e tristemente nota negli ultimi anni per un incendio avvenuto nell’agosto 2017, scatendando numerose polemiche, ha deciso di rispondere alle critiche con un variopinto “murales” che va a colorare la facciata degli uffici.
L’opera, realizzata dal valdobbiadenese Aldo Rebuli e terminata ieri, domenica 31 maggio 2020, dà appunto risalto al cigno, da sempre simbolo e marchio della società, assieme a un corvo e un uovo.
L’immagine raffigura un cigno che scaccia un corvo che stava tentando di rubargli l’uovo.
Il significato retorico è chiaro: il cigno rappresenta la società, la quale ha sempre lottato contro ogni avversità per continuare a svolgere con professionalità, serietà e competenza da oltre 40 anni ed è raffigurato ad ali e becco aperti, intento ad allontanare il pericolo e a proteggere la sua discendenza, simboleggiando il coraggio e la tenacia di chi, a qualsiasi costo vince ogni paura e lotta per raggiungere il suo scopo.
Il corvo, raffigurato in volo mentre temporaneamente si allontana, è l’immagine di chi, avido e senza scrupoli, attende sempre l’occasione e proprizia per far del male al prossimo.
L’uovo, infine, è la vita che fin dall’inizio riserva pericoli, difficoltà e responsabilità ma che grazie alla protezione, all’aiuto e agli insegnamenti degli affetti più cari potrà continuare a svilupparsi e rinnovarsi, rappresentando nello specificio futuro e speranza.
L’opera è stata ideata e pensata dal titolare e fondatore dell’azienda, Giuseppe Vidori, 69 anni: “L’immagine rappresenta da sempre il nostro logo, elegamente e bello esteticamente ma che questa volta è “arrabbiato”: una risposta e un modo valido per rispondere alle polemiche che hanno imperversato in questi ultimi anni“.
“Io ho sempre lavorato nel massimo rispetto delle norme e della sicurezza. Ho la coscienza pulita e questo è l’unico modo per esprimere da una parte la mia rabbia e dall’altra la soddisfazione per l’operato della nostra attività”.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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