506 km in bici: la nuova avventura del vidorese Mauro Urban nel deserto dei film western

Mauro Urban e Salvatore Meli
Mauro Urban e Salvatore Meli

Continuano le avventure in bici in giro per il mondo del vidorese Mauro Urban, 57 anni che lavora per una ditta a Villorba, assieme ad un amico di Novara Salvatore Meli, 60 anni di professione parrucchiere.

Dopo aver percorso per anni più di mille km in bici in tutta Italia a scopo benefico al fine di raccogliere fondi in favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, dopo aver percorso lo scorso anno il Cammino di Santiago di Compostela in Spagna, quest’anno la meta è stata: il deserto in Andalusia dove sono stati girati i film western all’italiana del noto regista Sergio Leone.

Essendo stato teatro di migliaia di riprese cinematografiche e pubblicitarie, nel 2020 questo deserto è stato dichiarato “Tesoro della cultura cinematografica europea”.

“Abbiamo scelto una parte del percorso della gara più difficoltosa d’Europa: Badlands, la ultra race di Gravel. Siamo partiti il 2 maggio scorso da Granada per arrivare ad Almeria, attraversando il deserto di Gorafe e quello di Tabernas, il “mare di plastica”, ossia chilometri di serre, arrivando fino ad Adra per poi tornare a Granada, dove ci siamo riposati un giorno. Abbiamo poi ripreso il viaggio per raggiungere il Pico del Veleta in Sierra Nevada, la strada più alta d’Europa di 3384 metri ed è stata dura come raggiungere Pianezze da Valdobbiadene cinque volte di fila in salita in bici” racconta l’instancabile Mauro.

“Abbiamo percorso circa 100 km al giorno in bici, pedalando per sei giorni e siamo passati dai 40 gradi del deserto alla neve sul Pico del Veleta, con una media comunque di 33 gradi. Durante il tragitto non si incontrava quasi mai nessuno e per decine e decine di km e ore ed ore di bici non c’erano strutture ricettive, perciò dovevamo fermarci solo quando trovavamo qualche piccolo villaggio. A Policar, ad esempio, c’erano solo: un bar, una farmacia e un affitta camere gestito da una coppia – prosegue il ciclista – Questa volta abbiamo intrapreso il viaggio con un altro spirito, eravamo più spensierati e sereni, non solo pensando ai fini della corsa in bici ma anche per fare turismo, soffermandoci a vedere gli spettacolari scenari che si presentavano davanti ai nostri occhi”.

“Siamo rimasti affascinati ed emozionati dal sole, dai colori e dalle sfumature dei paesaggi, e dall’effetto de La Roja, la regione dei “Grand Canyon” paragonabile all’Arizona, immersi nella sabbia rossiccia che dona all’ambiente l’aspetto desertico. Ci hanno colpito le caratteristiche Cuevas, nel “desierto colorado di Gorafe”, case ricavate dentro alle grotte, e si passa da una temperatura caldissima esterna al fresco all’interno. Abbiamo sempre incontrato persone disponibili e tranquille e un solo italiano” conclude.

Per l’anno prossimo i due hanno già varie idee, non hanno ancora deciso la destinazione, ma presto il programma arriverà.

Nel frattempo Mauro, che ha frequentato il corso di Guida Cicloturistica AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) ed ha sostenuto l’esame ad Ancona, con l’associazione sportiva Take Your Time prevede di organizzare nel territorio collinare Valdobbiadene Conegliano divenuto patrimonio Unesco degli e-bike tour sia per i turisti che per gli appassionati di bici.

(Foto: per gentile concessione di Mauro Urban).
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