Torna il contributo di accesso alla città di Venezia, iniziativa pensata per regolamentare l’accesso dei visitatori giornalieri, con l’obiettivo dichiarato di gestire “il delicato equilibrio tra residenzialità e turismo”.
Dopo la sperimentazione iniziata lo scorso 25 aprile e durata fino al mese di luglio, si ripartirà il prossimo 18 aprile 2025, per un totale di 54 giornate, rispetto alle 29 coperte nel 2024 (con il contributo previsto dalle 8.30 alle 16).
L’iniziativa è stata presentata ieri a Ca’ Farsetti dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, insieme agli assessori al Bilancio Michele Zuin e al Turismo Simone Venturini.
Si inizierà con un blocco unico dal 18 aprile al 4 maggio, per poi proseguire a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17, 18, 23, 24, 25 e 30, 31), giugno (1, 2 e 6, 7, 8 e 13, 14, 15 e 20, 21, 22 e 27, 28, 29) e luglio (4, 5, 6 e 11, 12, 13 e 18, 19, 20 e 25, 26, 27).
Rispetto alla sperimentazione del 2024, il contributo di accesso sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno del suo arrivo, mentre sarà di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente alla visita.
“Venezia è in prima linea nell’affrontare l’overtourism – ha affermato il sindaco Brugnaro in una nota – La prenotabilità ci ha permesso di avere i numeri delle presenze su questa città, numeri che non abbiamo mai avuto a disposizione prima e che ci danno informazioni molto interessanti. La sperimentazione ha funzionato e ora possiamo andare avanti, mantenendo il periodo ma aumentando le giornate. L’obiettivo è sempre quello: definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno rispetto che si merita. Siamo la città che è pioniera in questo senso e tutto il mondo ci guarda”.
“Nel regolamento non vengono modificate sostanzialmente le esclusioni e le esecuzioni – ha spiegato l’assessore al Bilancio Michele Zuin – Con la sperimentazione abbiamo verificato il funzionamento eccellente della piattaforma formata da Venis, sistema che ha funzionato molto bene, che non ha riscontrato crash. Per il 2025, sempre con l’obiettivo di non fare cassa, ma di regolare gli escursionisti giornalieri, manteniamo lo schema del 2024, ma passiamo da 29 a 54 giorni, da metà aprile fino a fine luglio”.
Durante la sperimentazione del 2024 sono stati 194 i Paesi di provenienza delle chiamate verso i servizi CDA (Contributo di accesso): l’Italia è al primo posto con circa il 60% delle visite, seguita dagli Stati Uniti (6%), Germania (4,5%) e Francia (4%).
“In un arco temporale molto breve questa amministrazione ha messo in campo una lista lunga di provvedimenti per affrontare il tema, che hanno come comune denominatore la ricerca di un diverso equilibrio tra chi vive, lavora, studia e visita in questa città – ha aggiunto l’assessore al Turismo Simone Venturini – Il fatto che Venezia sia pioniera e all’avanguardia in questo senso lo dimostra il fatto che negli ultimi mesi il resto del mondo, da Formentera a Kyoto, citofona costantemente all’amministrazione, per sapere quali provvedimenti facciamo, come li portiamo avanti e come li decliniamo nei principi normativi nazionali e internazionali”.
Il contributo
Anche per il 2025, il contributo sarà applicato solo alla città antica e non alle isole minori, tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, Sant’Andrea, la Certosa, San Servolo, San Clemente, Poveglia.
Non è dovuto per chi transita a piazzale Roma, Tronchetto o Stazione Marittima, senza accedere alla città antica.
La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app raggiungibile all’indirizzo https://cda.ve.it, accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli.
Il titolo attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione e andrà sempre conservato con sé.
Il Comune ha stabilito che il contributo di accesso dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni.
In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia.
Non dovranno pagare il contributo i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede nella città antica o nelle isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia.
Sono inoltre esentati dal pagamento del contributo di accesso tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, Forze dell’Ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini (fino al terzo grado di parentela) di residenti nelle aree in cui vale il contributo stesso e una serie ulteriore di esenzioni previste nel regolamento. Esenzione anche per i visitatori del Salone Nautico Venezia (30/05-02/06) e per i partecipanti alla Vogalonga (08/06).
Sono previste delle sanzioni per chi non rispetta le indicazioni del regolamento in fatto di contributo di accesso.
(Autore: Arianna Ceschin)
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