Valdobbiadene, presentato il progetto europeo del “Verdi” con le scuole partner in Danimarca, Germania, Spagna, Olanda e Francia

Diventare dei cittadini europei consapevoli delle grandi opportunità che la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali può offrire, sembra essere uno degli obiettivi del progetto europeo presentato ieri, mercoledì 5 giugno 2019, nella suggestiva cornice della Villa dei Cedri dall’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene.

“Living and Learning between Books and Bytes”, un’indagine sul ruolo delle nuove tecnologie per la costruzione di conoscenze, è il nome del progetto scelto dall’istituto scolastico valdobbiadenese che ha permesso a molti studenti di vivere delle esperienze edificanti in alcune città europee come Gladsaxe in Danimarca, Poitiers in Francia, Laufen in Germania, Sint Michielsgestel nei Paesi Bassi, e Fiñana in Spagna.

Valdobbiadene Erasmus 03

“Erasmus Plus”, solitamente associato alla classica esperienza di un anno all’estero durante gli studi universitari, è invece uno strumento versatile con il quale l’Unione Europea si occupa di istruzione, formazione, gioventù e sport. Il programma coinvolge i settori della scuola, della formazione professionale, dell’università e della formazione degli adulti.

Dopo i saluti iniziali del sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e del dirigente scolastico dell’Isiss “Verdi”, la professoressa Giuliana Barazzuol, il programma della serata è proseguito con la descrizione delle finalità dell’iniziativa da parte dei docenti Lucia Picello e Alessio Piscopo.

In un secondo momento, dopo la presentazione dei risultati delle varie esperienze vissute dai ragazzi, alcuni studenti hanno portato le loro testimonianze raccontando al pubblico presente come si è svolta una giornata tipo nelle città e nei paesi dove sono stati ospitati.

Valdobbiadene Eramus 2

Le proposte didattiche offerte nelle diverse scuole partner del progetto hanno previsto le classiche lezioni frontali, alle quali gli alunni italiani sono sicuramente abituati, insieme a momenti alternativi dove i giovani studenti hanno utilizzato le nuove tecnologie per un approccio più pratico allo sviluppo della conoscenza. L’utilizzo della lingua inglese è stato fondamentale durante i vari momenti proposti all’interno dei vari percorsi didattici.

Non sono mancate visite a località turistiche, laboratori di teatro e altre iniziative in grado di catapultare i ragazzi nella cultura, negli usi e nei costumi dei paesi ospitanti. Per volontà stessa dei loro professori, sono stati proprio gli studenti ad illustrare le loro esperienze grazie alla proiezione di alcuni simpatici video realizzati durante le settimane vissute all’estero.

Partecipare ad iniziative di questo genere costituisce uno stimolo significativo in grado di far sì che il giovane sviluppi, fin dai banchi di scuola, quel senso di appartenenza alla “grande casa europea” che sarà un valore aggiunto nelle future scelte professionali e nei percorsi formativi che intraprenderà.

Tra i docenti che si sono occupati di seguire questo progetto vanno considerati anche i contributi importanti delle professoresse Roberta Battaglia, Stefania Smanio, Carla Meneghin e Rita Elasmar.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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