Un eccellente risultato di squadra e una grande opportunità per il futuro di un intero territorio: questo il felice leitmotiv che ieri, sotto la loggia del municipio di Valdobbiadene, ha unito in un abbraccio fraterno sindaci e rappresentanti dei Comuni che saranno i custodi delle colline del Conegliano-Valdobbiadene, da ieri patrimonio mondiale dell’umanità.
Un’emozione indescrivibile, arrivata in anticipo da Baku, che alle 13.45 ha allontanato la pioggia e le nubi minacciose illuminando piazza Guglielmo Marconi con un inaspettato raggio di sole. La leopardiana quiete dopo la tempesta di una domenica che rimarrà nella storia dell’Alta Marca Trevigiana: una festa per il “figlio” di questa terra, il Conegliano Valdobbiadene docg, e per i suoi innumerevoli genitori, gli uomini che da secoli sono i custodi inconsapevoli di un tesoro inestimabile.
Grande la soddisfazione di Floriano Zambon, presidente nazionale dell’associazione Città del Vino: “Questo territorio si merita questo risultato, credo che avesse tutte le carte in regola per ottenerlo. Il lavoro che è stato fatto su questo territorio è straordinario, basti pensare alla regolamentazione della Polizia rurale, che, recentemente, anche la zona del Sannio e la Regione Campania hanno mutuato. È una dimostrazione che qui siamo effettivamente al passo, forse anche più avanti rispetto ad altri. Dobbiamo però essere consapevoli che, in un territorio fortemente antropizzato come il nostro, la sostenibilità e la compatibilità ambientali dovranno essere sempre maggiori”.
“I vignaioli sono i veri ricamatori di questo territorio – ha concluso Zambon – a loro, oggi, va il merito e la riconoscenza per questo grande risultato, senza dimenticare chi li ha formati, visto che nel Conegliano Valdobbiadene abbiamo il grande pregio di avere un ambito formativo unico e di eccellenza”.
Molto felice anche Albino Cordiali, sindaco di Vidor e consigliere provinciale: “Siamo felicissimi per il governatore Zaia, che in dieci anni ci ha sempre creduto e ci ha portato a questo grande successo. Noi sindaci siamo orgogliosi di questo risultato, il risultato di un territorio che ha tante eccellenze. La promozione a patrimonio Unesco sarà una grande occasione per incentivare il turista a fermarsi più a lungo da noi, contrariamente a quanto avviene finora, visto che c’è una maggiore attenzione per Venezia e le Dolomiti. Dobbiamo costruire un territorio nuovo insieme ai nostri agricoltori ed essere pronti ad accogliere tutti coloro che vorranno venire in queste colline favolose.
Stefano Soldan, primo cittadino di Pieve di Soligo, ha focalizzato l’attenzione sull’immediato futuro del Conegliano Valdobbiadene: “Il nostro impegno più importante sarà mantenere questo risultato e lavorare tutti insieme con delle prospettive diverse, perché abbiamo grandi opportunità che non dobbiamo sprecare”.
Fare squadra e continuare a lavorare con determinazione in un’unica direzione: questa la sintesi di un pomeriggio straordinario, una domenica 7 luglio 2019 che nessun trevigiano, veneto ed italiano dimenticherà mai.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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