Valdobbiadene, doppio taglio del nastro per una giornata storica: restituiti il Municipio e la pertinenza sud della Villa dei Cedri

La mattinata di oggi, sabato 18 maggio 2019, sarà ricordata dai valdobbiadenesi come una giornata storica nella quale il passato e il futuro di Valdobbiadene si sono fusi simbolicamente insieme per tracciare un percorso preciso da intraprendere per gli anni a venire.

Grazie all’inaugurazione del municipio di Valdobbiadene, restituito ai cittadini dopo i lavori di miglioramento sismico durati quasi un anno, e della pertinenza sud della Villa dei Cedri, pronta ad accogliere il futuro laboratorio multimediale del paesaggio, la comunità valdobbiadenese si è quindi riappropriata della casa comunale, emblema della sua storia, e si è impreziosita grazie ad un vero e proprio museo che avrà il compito di dimostrare come il territorio del Prosecco Superiore voglia iniziare a ragionare in un’ottica nuova: celebrare il suo prodotto principe valorizzando l’unicità del suo paesaggio come valore aggiunto dalle indiscutibili capacità attrattive.

Il costo complessivo dell’intervento di recupero dell’ex opificio di Villa di Cedri ammonta circa a 1 milione e 635 mila euro e ambisce a diventare un vero e proprio punto di riferimento per lo studio del paesaggio dell’Alta Marca a livello regionale.

In 14 mesi – ha dichiarato il primo cittadino di Valdobbiadene, Luciano Fregonese – è stata completata quest’opera così importante per Valdobbiadene. Avremo bisogno del sostegno di tutta popolazione che dovrà riconoscere questo luogo come un punto di riferimento per la nostra comunità. I ringraziamenti da fare sono molti e mi sento di ricordare Gal Alta Marca, l’Istituto Regionale Ville Venete, chi ha lavorato nel cantiere, i dipendenti degli uffici comunali che hanno seguito il progetto e Miro Graziotin per la bella mostra fotografica che abbiamo voluto portare qui per questa inaugurazione”.

L’intervento – ha spiegato l’architetto Patrizio Collatuzzo, responsabile della direzione dei lavori – ha riguardato tutti i piani dell’ex opificio della Villa dei Cedri. Quello che oggi inauguriamo è il piano centrale che è reso funzionale mentre il piano interrato e il piano superiore sono completati a livello strutturale ma mancano ancora delle finiture. L’intervento è stato molto complesso in quanto abbiamo dovuto risolvere un problema di presenza di acque notevoli nell’interrato per cui è stato realizzato un sistema di canalizzazioni e di drenaggi particolari. Sono stati ritrovati anche dei pavimenti antichi”.

Nel piano interrato del futuro museo sarà l’acqua la vera protagonista, ricordando la storia dell’ex opificio che è nato proprio perché si trovava vicino ad un corso d’acqua. Nel fondale del piano interrato si prevede di realizzare una vasca d’acqua con uno schermo per illustrare la storia dell’opificio ed evocare il significato dell’acqua per questo luogo. Dall’interrato si vedrà il canale Cordana, dove c’erano le rogge, e si vedrà anche l’acqua che evocherà questo elemento matrice del luogo.

La seconda inaugurazione ha riguardato il municipio di Valdobbiadene che, dopo i lavori di miglioramento sismico e di restauro che hanno richiesto un investimento di 1 milione e 650 mila euro, è tornato ad essere la casa di tutti i valdobbiadenesi. Grazie ad alcuni contributi regionali e ad altri contributi per l’efficientamento energetico della struttura, oltre il 70% dei lavori sono stati coperti da contributi esterni.  Secondo le parole del sindaco il ritorno del municipio alla comunità valdobbiadenese darà un grande contributo per far rivivere piazza “Guglielmo Marconi” a tutti i cittadini e anche ai turisti che troveranno l’ufficio turistico e dei bagni pubblici al piano terra dell’edificio.

Ad impreziosire il tutto ci ha pensato la banda cittadina “Sergio Dal Fabbro” di Valdobbiadene che ha fatto da vera e propria colonna sonora per questa storica mattinata vissuta con partecipazione e gioia da tante persone.

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(Fonte: Andrea Berton ©Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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