Prendere le redini di una scuola di provincia non è mai facile e la bellezza del contesto ambientale e paesaggistico di Valdobbiadene non può certo bastare.
La concorrenza con altri istituti, il calo delle nascite e la posizione geografica lontana dai grandi centri potevano apparire degli ostacoli importanti ma Giuliana Barazzuol, da più di un anno dirigente dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene, era sicura delle potenzialità di una scuola che vanta svariate eccellenze: tra le tante il fatto di essere un istituto a “misura di studente” dove le relazioni umane contano ancora molto e la logica dei numeri vale soltanto quando si studia la matematica.
Il Quotidiano del Piave ha voluto incontrarla per tracciare un primo bilancio del suo mandato impegnativo alla guida di una scuola di provincia che guarda al mondo consapevole della propria forza.
Il dirigente scolastico del “Verdi” dà la sufficienza alla scuola italiana, forse anche qualche voto positivo in più, consapevole delle difficoltà nelle quali operano docenti e personale amministrativo a causa della selva burocratica che affligge il nostro sistema scolastico e tutta la pubblica amministrazione in generale.
“Il punto di forza delle nostre scuole – spiega Giuliana Barazzuol – lo individuerei nelle persone che operano all’interno delle nostre strutture. Per quanto riguarda il mio istituto, la varietà degli indirizzi che vengono offerti, dai licei nelle loro varie tipologie, agli istituti tecnici e ai professionali, risponde alle esigenze del territorio. L’istituto agrario del “Verdi”, per esempio, è nato due anni fa per dare risposte specifiche alle richieste di professionalità che venivano dal territorio. La combinazione di istituto tecnico per il turismo, indirizzo agrario, che lavora in stretta sinergia con il territorio grazie alla collaborazione con le aziende, liceo linguistico ma anche gli altri tipi di licei e il nostro indirizzo tecnico meccanico-meccatronico prepara alle professionalità richieste dalla nostra area”.
“In considerazione del recente riconoscimento Unesco – prosegue – anche noi indirizzeremo la nostra offerta formativa per dare delle risposte concrete alle necessità che emergeranno in futuro. L’esperienza all’estero per i ragazzi conta moltissimo, lo vediamo costantemente per i nostri studenti che, attraverso una varietà di progetti che offriamo, possono fare queste esperienze. Penso agli scambi culturali che caratterizzano il nostro liceo linguistico, ai quali possono partecipare anche studenti degli altri indirizzi, ma anche al progetto Erasmus e all’esperienza di svolgere un intero anno scolastico all’estero. I ragazzi che hanno vissuto queste esperienze ci raccontano della grande opportunità di apertura mentale, incontrando altre realtà e superando alcuni pregiudizi legati alla non conoscenza di realtà diverse dalla propria”.
“La nostra scuola – conclude il dirigente dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene – ha due caratteristiche principali: essere numericamente un istituto piccolo, con circa 650 studenti, ma, nonostante le dimensioni, avere un’offerta formativa estremamente articolata. Abbiamo 6 indirizzi con 3 licei (liceo scientifico ordinario, liceo scientifico delle scienze applicate e liceo linguistico), l’istituto tecnico per il turismo e l’istituto tecnico meccanico-meccatronico ed energia, fino ad arrivare al professionale agrario. Come dicevo prima, è un’offerta che si è strutturata nel corso degli anni proprio per dare risposte al territorio. Vogliamo essere per Valdobbiadene e per i paesi limitrofi un punto di riferimento formativo e culturale. Fin dall’inizio questa scuola è stata una sorpresa molto piacevole perché quello che ho trovato qui mi ha meravigliato e continua a meravigliarmi per la ricchezza delle attività proposte e per la passione dei docenti nelle loro attività”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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