“Andar per meridiane a Valdobbiadene” è il nome dato all’originale calendario 2021 di Confartigianato imprese Asolo Montebelluna Valdobbiadene dedicato a questi particolari strumenti astronomici che caratterizzano tutto il territorio dell’Alta Marca Trevigiana.
L’iniziativa è stata realizzata per valorizzare il grande patrimonio di meridiane presenti a Valdobbiadene e nelle sue diverse frazioni.
“Per questo 2021 la Confartigianato Asolo Montebelluna Valdobbiadene ha deciso di dedicare al nostro Comune il proprio calendario – ha spiegato Pierantonio Geronazzo (nella foto), vicesindaco di Valdobbiadene -. Nello specifico avremo uno splendido calendario che in 12 scatti riprende le più belle meridiane del territorio di Valdobbiadene”.
“Grazie alla fondamentale collaborazione di Gianantonio Geronazzo, già curatore del convegno nazionale dei meridianisti nel 2017 , per tutto il 2021 ci faranno compagnia 12 bellissime immagini degli angoli più significativi di tutta Valdobbiadene – conclude – Colgo l’occasione per ringraziare Confartigianato Asolo Montebelluna, nella persona del suo presidente Fausto Bosa, per la costante vicinanza al nostro territorio e per augurare a tutti un buon fine anno e un miglior inizio”.
In molti, come ricordato dal vicesindaco Geronazzo, ricorderanno il 21° Seminario nazionale di Gnomonica ospitato a Valdobbiadene da venerdì 24 a domenica 26 marzo 2017.
In quell’occasione molti studiosi e appassionati da tutta Italia hanno potuto apprezzare le splendide meridiane valdobbiadenesi, oltre a riscoprire la storia dell’opera dell’abate e matematico Giovanni Follador, autore della meridiana del campanile della Pieve.
Le meridiane, apprezzate anche per l’aspetto estetico che impreziosisce molte abitazioni del nostro territorio, sin dall’antichità descrivono sul quadrante solare lo scorrere del tempo, accompagnando il lavoro di generazioni di artigiani e di persone che le hanno sempre considerate un punto di riferimento importante.
La meridiana più famosa di Valdobbiadene, però, si trova sull’imponente campanile settecentesco progettato dal celebre architetto Francesco Maria Preti, sul quale l’abate Follador ha costruito nel 1862 la grande meridiana di 23 metri quadrati distrutta durante la Grande Guerra e ricostruita nel 1998 su progetto e calcoli dello gnomonista trevigiano Giovanni Flora.
La cultura delle meridiane è ben presente in tutta l’Alta Marca Trevigiana dove, grazie all’Unpli Treviso e al grande lavoro delle Pro Loco trevigiane, un censimento realizzato dal 2005 al 2017 ha permesso di scoprire oltre mille orologi solari per una Provincia che è al terzo posto tra le province italiane per numero di meridiane.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Pierantonio Geronazzo).
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