Tentato furto in casa mentre i proprietari lavorano al ristorante, arrestata 63enne

Lo scorso giovedì i Carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto hanno arrestato in flagranza di reato una 63enne che ha cercato di rubare in un’abitazione mentre i proprietari stavano lavorando nel vicino ristorante “Al Cartizze da Bepi Boret”, in via Cavalier.

La donna, appartenente a una famiglia di nomadi del Basso Feltrino, è stata sorpresa all’esterno dell’abitazione dalla moglie del proprietario, che ha immediatamente allertato i militari dell’Arma i quali, giunti sul posto, l’hanno bloccata.

Nella macchina in uso alla fermata è stato rinvenuto e sequestrato il tipico “kit” del topo d’appartamento (torce, guanti e vari arnesi atti allo scasso). La refurtiva, consistente in un portafoglio asportato dall’abitazione presa di mira, è stata restituita al legittimo proprietario.

Anche un presunto complice della donna, allontanatosi dai luoghi prima dell’arrivo dei militari, è stato identificato dai Carabinieri.

“La mia famiglia ringrazia i Carabinieri per l’intervento tempestivo – racconta Pier Gatto, figlio del titolare Giuseppe -. Dopo 5 minuti dalla chiamata sono arrivati con tre pattuglie e hanno bloccato la donna, poi hanno inseguito l’uomo nei campi. Mentre stavamo lavorando, la coppia si è intrufolata nella nostra abitazione. Ad un certo punto, mia mamma si è accorta dei ladri che scendevano dalle scale con fare gentile: si sono presentati come clienti dicendo di aver sbagliato porta, perché volevano entrare nel ristorante per mangiare un panino”.

La donna aveva una borsa in mano e la teneva in modo strano – conclude -, quasi nascondendola. Mentre si muoveva, le è caduto il portafoglio e poi ha iniziato a correre. Mentre stavano entrando in macchina, sono riuscito a sfilare la chiave e a prendere la borsa con i documenti. Purtroppo sono dovuto andare all’ospedale perché, durante quei frangenti difficili da dimenticare, mi sono graffiato. Sono stato tutta la notte in Pronto Soccorso per attacchi di panico, non auguro a nessuno di vivere un’esperienza del genere”.

(Foto: Caserma dei Carabinieri di Valdobbiadene, archivio Qdpnews.it).
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