Sabato scorso, 27 marzo, San Pietro di Barbozza ha perso una figura molto apprezzata e memoria storica della frazione di Valdobbiadene: è mancato a 96 anni Bruno Favero (Querciet).
Nato il 16 novembre 1924, era rimasto orfano di madre a soli 3 anni e di lì a poco aveva perso anche il padre. Dopo qualche anno trascorso all’orfanotrofio di Pederobba, trovò una nuova casa ospite della famiglia di “Menon” Bernardi ed iniziò a lavorare i terreni in mezzadria della nobile famiglia Pivetta a Saccol (oggi di proprietà della Canevel Spumanti) fino al 1987.
Successivamente si trasferì a San Piero basso con l’amata zia Luigia Bernardi ed iniziò a frequentare la parrocchia e il patronato, che gestiva insieme alle signore Olga e Carmen, prima al fianco di don Leonildo Ragazzo e poi dell’attuale parroco, don Romeo Penon.
Molto significativa e ricordata da tantissimi la sua scelta, nel 2015, di incatenarsi alla porta dell’ufficio postale di San Pietro di Barbozza per impedirne la chiusura.
Fu il primo firmatario della raccolta firme paesana, che andò a buon fine e che ha fatto sì che oggi l’ufficio postale sia ancora al servizio della comunità di San Pietro e di molti altri utenti.
Tanti, in questi giorni, i messaggi di vicinanza alla famiglia, in particolare ai nipoti Gianantonio con Fabrizia ed Enrico, Giorgio con Mara, i cugini, alla cara vicina Marisa, ai parenti ed amici tutti.
Molto bello il pensiero del compaesano Luigi Buanne: “Siamo tutti addolorati per la scomparsa del nostro caro nonno Bruno, che è stato nella sua lunga vita simbolo di saggezza e di benevolenza per tutta la contrada di San Pietro. Caro Bruno, nell’arco di vita vissuta, sapevi stupirci per la tua saggezza. Ora riposa in pace, caro Bruno, che le porte del Paradiso si sono aperte e ti stanno aspettando per accoglierti nella serena pace”.
Il funerale di Bruno Favero avrà luogo oggi, martedì 30 marzo, alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di San Pietro di Barbozza, si proseguirà per la cremazione.
(Foto: Facebook).
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