Le affermazioni sul nuovo ponte di Vidor, espresse nei giorni scorsi dal gruppo di minoranza Futuro Comune, hanno indispettito diversi amministratori locali.
L’opposizione di Crocetta del Montello si è concentrata sul progetto definitivo di Veneto Strade, che dovrebbe essere pronto entro l’autunno.
“Il Gruppo Futuro Comune di Crocetta del Montello – si legge in una nota dell’opposizione – apprezza, condivide e sostiene il progetto che nel 2021 è stato presentato, sempre dai tecnici di Veneto Strade SpA, come un’efficace soluzione ai molteplici problemi emersi in relazione al tracciato del 2014″.
“Nel progetto del 2021 – continua – sono apprezzabili le soluzioni tecniche, il rispetto dell’ambiente, la conservazione dei beni architettonici, la dimensione del tracciato più corto di un chilometro con conseguente minor consumo di suolo, minor impermeabilizzazione di suolo, eliminazione delle opere in rilevato previste in area golenale e quindi migliore deflusso delle acque nei momenti di piena, minor costo di realizzazione dell’opera e conseguentemente minor tempo di realizzazione ed infine minor costo di manutenzione a carico della Provincia”.
“Inoltre – aggiunge – il costo stimato dell’opera si aggira sui 47 milioni di euro, quindi una spesa ridotta di circa la metà. Ora ci si domanda perché i sindaci si ostinino a sostenere il progetto del 2014 di gran lunga peggiore sotto ogni profilo rispetto al progetto alternativo di Veneto Strade Spa del 2021. Per di più, il progetto alternativo di Veneto Strade SpA del 2021 è pienamente rispondente ai vincoli degli organi tecnici e per questo motivo i lavori potevano essere già iniziati ben tre anni fa, quando era ancora possibile attingere ai finanziamenti europei”.
Futuro Comune ritiene che, con il tracciato “lungo”, gli ostacoli tecnici da superare non possano essere risolti, in particolare il traffico nei centri di Bigolino e Vidor.
“Tutto ciò – conclude – comporta infine un allungamento dei tempi e non da ultimo il nostro gruppo è preoccupato per la ricaduta che il tracciato ‘lungo’ avrà sul centro di Crocetta del Montello: se da una parte si toglie il problema a Vidor dall’altra lo si scarica sul centro di Crocetta. Non sembra questo il modo di affrontare i problemi. Crocetta pagherebbe un prezzo altissimo vedendo compromesse vivibilità e sicurezza”.
Sul tema è intervenuto il consigliere provinciale con delega alla viabilità Claudio Sartor, che in questi anni ha coordinato i vari enti nella fase progettuale dell’opera.
“L’esposizione delle problematiche sul nuovo Ponte di Vidor – sottolinea Sartor – e lo scenario sulle ricadute sul centro di Crocetta delineate dal gruppo Futuro Comune, oltre a non corrispondere alla realtà dei fatti, sembrano più una boutade ferragostana. Innanzitutto, chi parla non ha visto il progetto definitivo, non è mai stato al tavolo con Veneto Strade, non conosce le modifiche apportate al tracciato del 2014 e fa assolutamente finta di non sapere che i risultati dello screening preliminare alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, attualmente sui tavoli degli uffici della Provincia, ha dato esito positivo sia sotto il profilo del rispetto ambientale che paesaggistico”.
“Si arriva a narrare – continua Sartor – di ripercussioni negative sull’abitato di Crocetta, tentando una rottura tra le comunità del nostro territorio, con il rischio di bloccare un’opera richiesta da migliaia di cittadini. Per quale motivo un conducente dovrebbe attraversare in ipotesi il centro di Crocetta, interessato da più rallentamenti (semafori ad esempio) avendo a disposizione accessi più veloci dalla Strada Regionale Feltrina per imboccare la nuova infrastruttura?”.
“Ogni alternativa al tracciato definito insieme a Veneto Strade da tutte le amministrazioni coinvolte – aggiunge il sindaco di Pederobba Marco Turato – esiste solo nelle intenzioni di chi improvvidamente la propone. Non esistono alternative reali al tracciato da ultimo definito e sul quale presto avremo un sigillo definitivo”.
“Queste sterili polemiche – prosegue Fabio Maggio, consigliere provinciale e vicesindaco di Pederobba – rischiano solo di ritardare la realizzazione di un’opera strategica e fondamentale per restituire ai centri di Vidor e Covolo una viabilità sostenibile”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese: “Sostengono che il tracciato da loro proposto comporta una spesa di 47 milioni di euro. I progetti richiedono un quadro economico e un preciso computo metrico. Le loro dichiarazioni non sono avallate da un calcolo della spesa verificato e asseverato. Perciò sono cifre dichiarate solo per opporsi a un progetto concreto che Veneto Strade ha sviluppato in ogni suo dettaglio tecnico ed economico”.
“Si tratta comunque – conclude il sindaco di Cornuda Enrico Gallina – di voci di dissenso che arrivano da una minoranza, visto che sulla linea dei sindaci sono schierati interi consigli comunali della zona”.
Gli amministratori intervenuti per difendere il progetto definitivo hanno annunciato che, nelle prossime settimane, sono previste nuove iniziative politiche per forzare l’iter dell’opera.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Andrea Berton).
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