Oggi, domenica 27 ottobre, è stata una mattinata speciale per il Gruppo Alpini di San Pietro di Barbozza e per la Sezione di Valdobbiadene.
Due le ricorrenze: l’inaugurazione del nuovo monumento ai caduti e dispersi della Seconda guerra mondiale e il raduno sezionale delle Penne Nere.

Grande orgoglio per il capogruppo Luciano Zanotto, alpino e figlio di un reduce prigioniero di guerra in Africa, che insieme al suo direttivo, a tanti soci, volontari e aziende locali ha riqualificato radicalmente il vecchio monumento della piazza della frazione.

Un’opera progettata dall’architetto Marco Tasso e dall’ingegner Gianni De Bortoli e realizzata con il contributo dell’artista Pietro Colmellere, professionisti con radici ben salde nei valori fondanti dell’Associazione nazionale alpini, ossia il rispetto per i caduti e la memoria perenne del loro sacrificio.

La nuova opera monumentale si compone di quattro parti: lo storico basamento in pietra formato da due gradini, il nuovo altare in marmo con esposti in rilievo i nomi dei 14 caduti e dispersi della frazione, in alto tre figure di soldati in movimento (che presto saranno illuminate in modo scenografico, possibile grazie all’effetto pieno-vuoto in dissolvenza) e, infine, una madre sofferente, distesa ai piedi dei tre soldati, a simboleggiare il dolore di tutte le donne private per sempre dei loro cari.
“Ogni nome inciso in questa nuova lapide commemorativa rappresenta un sacrificio personale, una vita spezzata troppo presto – ha affermato il capogruppo Zanotto -, ma il significato di questo monumento va oltre la commemorazione dei soldati caduti e dispersi, è anche un omaggio a coloro che sono rimasti a casa: alle famiglie, alle madri e alle spose che, nella loro silenziosa sofferenza, hanno portato il peso della guerra con forza e determinazione senza mai abbandonare la speranza“.

Molto importante, durante la sfilata, il segno di rispetto dedicato ai caduti sanpietrini della guerra di Libia (1911-12), momento centrale del raduno della Sezione fino alla scuola primaria intitolata a Padre Angelo Codello.
Tante le autorità civili, militari e religiose presenti oggi a San Pietro di Barbozza, tra queste il vicepresidente nazionale dell’ANA Severino Bassanese, il consigliere regionale Tommaso Razzolini, il vicepresidente della Provincia Fabio Maggio, i sindaci di Valdobbiadene e Segusino Luciano Fregonese e Gloria Paulon e l’assessore di Farra di Soligo Manuela Merotto, il presidente sezionale Massimo Burol con il vicepresidente Paolo Vanzin (in veste di cerimoniere), il consiglio sezionale e i rappresentanti dei 19 Gruppi, la Protezione Civile alpina e i ragazzi del Campo Scuola di Pianezze organizzato insieme alla Sezione di Conegliano, oltre a Marinai e Paracadutisti.

Tutti i presenti sono consapevoli di aver ricevuto oggi un dono importante e di dover raccogliere un testimone oneroso: la polvere del tempo non cancellerà mai il ricordo del nostro passato se glielo impediremo con la stessa forza delle donne che hanno trovato il coraggio speranzoso di guardare oltre il dolore della loro perdita, per costruire insieme ad altre donne e tanti giovani un futuro di pace.
(Autore: Luca Nardi)
(Foto: Luca Nardi)
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